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Ricostruzione,
gruppi di lavoro
per i controlli sui cantieri

POST SISMA - Sottoscritto il protocollo. Con procedure informatiche e rilevazione di uomini e mezzi, si punta a prevenire il lavoro nero o grigio, dumping contrattuale, concorrenza sleale, evasione contributiva e a garantire il rispetto della sicurezza
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Il commissario Legnini

Si rafforzano ulteriormente i presidi di legalità sulla ricostruzione post sisma nel centro Italia.

Il commissario straordinario Giovanni Legnini ha preso parte, oggi a Teramo, alla sottoscrizione del protocollo territoriale promosso dal prefetto, in attuazione dell’intesa conclusa lo scorso 30 aprile con la Struttura Tecnica di Missione e gli 11 prefetti del cratere, alla presenza del ministro degli interni Lamorgese.

Nell’occasione, il commissario ha reso noto di aver sottoscritto il decreto di costituzione di un gruppo di lavoro della struttura commissariale per il monitoraggio ed i controlli dei cantieri e degli incarichi ai professionisti, nell’ambito degli strumenti previsti dalla legge per i controlli di legalità. In tale ambito, i controlli nei cantieri si avvarranno del badge e settimanale i cui dati confluiranno verso la nuova piattaforma digitale predisposta dalla struttura commissariale.

Il protocollo di Teramo, che segue quello già attivato con la prefettura di Macerata, sarà applicato a tutti i cantieri della ricostruzione pubblica e privata e, grazie a procedure informatiche che partono dalla rilevazione delle presenze di uomini e mezzi nei luoghi di lavoro, punta a prevenire fenomeni come il lavoro nero o grigio, il dumping contrattuale, fenomeni elusivi, la concorrenza sleale, l’evasione contributiva e a garantire il rispetto della sicurezza.

Il gruppo di lavoro interno della struttura commissariale, incaricato di coordinare le attività, sarà guidato da Fausto Cardella, ex procuratore generale di Perugia, ed oggi esperto della struttura per i profili di legalità e trasparenza. Il gruppo, in particolare, sarà chiamato ad analizzare i dati offerti dalla nuova piattaforma telematica, quali mappatura dei cantieri, l’elenco delle imprese che vi operano, la relativa compagine societaria, la forza lavoro e la congruità dei mezzi impiegati, allo scopo di individuare situazioni critiche o sospette.

«Con tali protocolli -dichiara Legnini – si definisce quel binomio semplicità e legalità al quale abbiamo lavorato nell’ultimo anno, con le semplificazioni e la conseguente accelerazione della ricostruzione».


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