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Castelluccio chiuso per le Marche,
interviene anche la Regione

POLEMICA - Dopo i sindaci di Arquata e Montemonaco, è l'assessore regionale alla Protezione Civile a prendere posizione sulla decisione della Prefettura di Perugia di vietare l'accesso dal versante marchigiano nei primi due weekend di luglio. Ecco le parole di Stefano Aguzzi
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Stefano Aguzzi

«Si trovi una soluzione condivisa per gli accessi alla fioritura di Castelluccio»: queste le parole dell’assessore regionale alla Protezione civile, Stefano Aguzzi, alla luce della decisione della Prefettura di Perugia di vietare l’accesso dai valichi di Arquata-Montegallo e Castelsantangelo sul Nera i fine settimana del 3 e 4 luglio e del 10 e 11 luglio.

Scelta commentata duramente da Legambiente, che in qualche modo riversa la “colpa” sui sindaci dei comuni esclusi.

Ma nemmeno i primi cittadini, di Arquata Michele Franchi e di Montemonaco Francesca Grilli, sono rimasti zitti.

Ecco ora la presa di posizione di Stefano Aguzzi:

«Da tempo la Regione Marche, attraverso il mio assessorato alla Protezione Civile, aveva cercato di trovare una soluzione condivisa con la Regione Umbria e con le Prefetture competenti, che prevedesse l’accesso da varie località, sia dal lato di Norcia, sia dal lato di Castelsantangelo sul Nera, sia da quello di Arquata del Tronto.

La nostra idea era che l’accesso venisse in qualche modo regolato, per evitare situazioni in cui si verificassero code o assembramenti.

La nostra proposta era quella di creare un punto di coordinamento tra le Protezioni Civili di Marche e Umbria e le varie forze dell’ordine, che definisse lo scorrimento del traffico in alto e prevedesse a valle dei posti di blocco, da attivare all’occorrenza e per un periodo limitato di tempo, per scaglionare il traffico in accesso e farlo fluire a poco a poco. Purtroppo questa soluzione non è stata fattivamente presa in considerazione.

Castelluccio a luglio dello scorso anno

Quella che si è prospettata non è una soluzione assolutamente condivisa, e nemmeno praticabile, per lo meno per quanto riguarda le Marche, perché prevede il blocco totale dei tre accessi nei primi due fine settimana di luglio: sia da Norcia, sia da Castelsantangelo, sia da Arquata non si accede con le auto verso il pianoro di Castelluccio di Norcia, ma si può arrivare solo con moto e bici.

Nel caso dell’accesso da Norcia, questa soluzione può prevedere alternative perché esistono grandi parcheggi che possono essere utilizzati come parcheggi scambiatori con pullman che poi conducono i visitatori a vedere la fioritura sul pianoro in alto.

Per quel che riguarda il versante marchigiano, invece, questa soluzione è impraticabile perché nel raggio di 40 chilometri non c’è un luogo dove poter creare un parcheggio scambiatore degno di questa funzione. Ad ogni modo, qualora quella di organizzare dei servizi navetta fosse stata una soluzione ipotizzabile anche per le Marche, la Regione, anche tramite l’assessore ai trasporti Guido Castelli aveva espresso la disponibilità a stanziare dei fondi per sostenere la spesa di un eventuale servizio simile anche sul versante marchigiano.

Riteniamo che sia assolutamente urgente ripensare questa soluzione perché i comuni delle Marche, già talmente provati dal terremoto, non possono essere esclusi da questo itinerario. In un momento di ripresa economica, più che mai occorre incoraggiare i flussi turistici e non ostacolarli».


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