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Ti presento un artigiano,
Luigi Passaretti: «Formazione
per un’impresa innovativa»

ASCOLI – L’ex presidente della Cna picena ripercorre le tappe fondamentali della sua esperienza professionale e associativa, sottolineando l’importanza del percorso di orientamento delle nuove generazioni per un artigianato capace di guardare con fiducia al futuro
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Sette storie all’insegna del saper fare dedicate a sette personaggi che, nonostante le difficoltà sanitarie ed economiche degli ultimi tempi, con grande determinazione e un profondo amore verso il proprio lavoro continuano a fare impresa per il bene del territorio.

Luigi Passaretti

Per l’occasione, è Luigi Passaretti, presidente della Cna di Ascoli dal 26 gennaio 2014 allo scorso 12 giugno, a inaugurare questa nuova rubrica che intende ripercorrere le orme di sette virtuosi imprenditori per fare il punto sull’economia locale e delinearne sviluppi e prospettive future in vista della tanto attesa ripartenza dopo oltre un anno di emergenza sanitaria.

Nonostante l’impegno istituzionale e gli ambiziosi progetti portati avanti in sette anni di presidenza, grazie al prezioso sostegno della sua famiglia, l’ex presidente della Cna picena è riuscito a proseguire tappa dopo tappa lungo un cammino fatto di valori e cultura di impresa intrapreso nella sua Comunanza a partire dall’ormai lontano 1969, quando ancora le condizioni lavorative dei giovani artigiani erano ben lontane dai traguardi raggiunti in anni più recenti.

«Iniziando a lavorare – racconta Passaretti – ho svolto il classico apprendistato di una volta in alcune carrozzerie della provincia di Ascoli. Parliamo del 1969: non ero stato messo in regola, i controlli erano tutt’altro che capillari e gli apprendisti non potevano contare su alcuna tutela.

Ho trascorso i successivi tre anni e mezzo in questa condizione senza dubbio vessatoria, ma non per questo meno formativa. Al giorno d’oggi i ragazzi che intraprendono questa strada sono molto più protetti dal sistema normativa, mentre una volta si trattava di lavori particolarmente usuranti da svolgere tra mille sacrifici. Chi voleva realmente apprendere i segreti del mestiere non aveva altra scelta, nella speranza di poter contare un giorno su un futuro migliore.

Grazie alla conoscenza acquisita del processo di verniciatura ho trovato lavoro in un’azienda industriale del settore legno – prosegue – poi, una volta acquisita una certa padronanza imprenditoriale, nel 1978 ho aperto una mia attività, abbinando le professionalità dei miei fratelli – meccanico e meccanico tornitore – e dando così vita a un piccolo centro servizi per la vendita e la riparazione delle auto attivo ancora oggi».

Luigi Passaretti insieme ad Arianna Trillini, neopresidente della Cna picena

Portata avanti con cura e dedizione fin dal primo giorno, l’azienda di famiglia è ora alle prese con un ricambio generazionale che vedrà presto il figlio di Luigi raccoglierne l’eredità, mentre l’altra figlia è titolare di un autolavaggio self-service. Una cerimonia di passaggio del testimone da un imprenditore all’altro che, peraltro, ha rappresentato uno dei capisaldi del programma portato avanti da Passaretti all’interno dell’associazione e che lo scorso 12 giugno, in occasione della sedicesima Festa dell’artigiano, lo ha già visto protagonista nell’avvicendamento con la neopresidente Arianna Trillini, commercialista e titolare dell’azienda ascolana Wudawu Quitto.

«Dopo aver preso parte a un consorzio di revisioni nell’area montana di Comunanza – spiega – condividendo alcune problematiche del settore con i miei colleghi, mi sono avvicinato al mondo della Cna – spiega – anche per necessità di una forma di credito, ma soprattutto per trovare delle risposte concrete alle nostre esigenze. Una volta entrato nei meccanismi, la conoscenza degli altri imprenditori del mio settore ha costituito per me una continua fonte di stimoli, spronandomi nel corso degli anni ad approfondire sempre di più l’aspetto assicurativo della mia professione grazie anche al prezioso contributo dei funzionari della Cna.

Nel 2001 sono entrato a far parte della presidenza provinciale di Ascoli e Fermo – continua – mentre nel 2003, sulla base dei valori fondanti dell’associazione, ho intrapreso un percorso di orientamento professionale a livello regionale che mirava a risolvere l’annosa problematica del ricambio generazionale. Allo stato attuale, infatti, il nostro territorio può contare su una manodopera di qualità e su stipendi adeguati alle esigenze dei giovani lavoratori, ma ciò che manca davvero è una cultura di impresa che sappia guardare al futuro».

Oltre al già citato impegno in ambito assicurativo, il delicato tema del passaggio di consegne da una generazione all’altra ha rappresentato il vero filo conduttore dell’esperienza di Passaretti in Cna, in un viaggio collettivo all’insegna dell’orientamento e della formazione a cui hanno preso parte migliaia di giovani studenti del territorio con l’obiettivo di garantire un ricambio generazionale qualificato agli artigiani ormai prossimi al pensionamento.

«In quest’ottica – racconta Passaretti – da vent’anni a questa parte sono tra i principali promotori del progettoIl volo”, che nel tempo ha coinvolto circa 20.000 in 22 istituti scolastici delle province di Ascoli e Fermo fornendo un valido supporto all’orientamento dei nostri ragazzi a partire dalle scuole medie.

Abbiamo ottenuto dei risultati eccezionali tirando fuori tutto il potenziale dei più giovani, sebbene in alcune circostanze un maggiore contributo da parte delle istituzioni sarebbe stato certamente di grande aiuto. Ad ogni modo, è stato un hobby piuttosto impegnativo a cui ho dedicato gran parte del mio tempo, ma le soddisfazioni ottenute hanno ripagato ogni sacrificio».

Un cammino iniziato quasi per caso ma senza dubbio ricco di successi personali e di squadra quello di Passaretti in Cna, con il riconoscimento ottenuto in occasione dell’ultima Festa dell’artigiano a rappresentare l’ennesimo traguardo di una carriera di cui fanno parte anche gli importanti trascorsi in Camera di Commercio, nella Fedart e nel comitato territoriale del Confidi e destinata a proseguire ancora nel segno dell’associazionismo. Con la Cna picena passata in buone mani, per l’ex presidente è il momento di dedicarsi a tempo pieno alla formazione degli artigiani di domani.

«Attualmente sono presidente dell’ente formativo regionale – spiega -, che promuove un percorso di crescita professionale continua per i giovani artigiani. Personalmente, sono convinto che il marchio Cna da solo non basti: ci sarà sempre bisogno di elementi esperti e capaci che possano portarlo in alto.

Sergio Silvestrini, Arianna Trillini, Luigi Passaretti e Francesco Balloni alla Festa dell’artigiano

In questo senso, sono felice di aver lasciato il testimone a una persona caparbia e molto attenta alle necessità del territorio come Arianna Trillini, la figura ideale per portare avanti l’attività della Cna, con alle spalle una grande esperienza in ambito artigianale e commerciale.

Non posso che essere soddisfatto per aver concluso in questo modo un percorso importante: devo ringraziare la mia famiglia per il grande sostegno dimostrato in questi anni di tanti sacrifici, ma anche gli imprenditori e i funzionari che mi hanno accompagnato in questo splendido viaggio».

Con un’emergenza sanitaria in corso e gli strascichi di natura non solo economica delle criticità dell’ultimo decennio ancora ben evidenti sul tessuto sociale del territorio, la Cna è ora attesa dalla difficile sfida della ripartenza. Come fare per mettersi alle spalle le problematiche del passato più o meno recente e tornare a guardare con fiducia al futuro? Passaretti non ha dubbi.

«È necessario promuovere un artigianato innovativo – dichiara l’ex presidente – che non perda però di vista le indispensabili conoscenze di base. Bisogna ricostruire il tessuto imprenditoriale locale attraverso lo sviluppo di professionalità all’avanguardia, in grado di cogliere le nuove opportunità dei tempi moderni.

Per avviare al più presto un percorso che possa incanalare aziende e artigiani verso l’innovazione, il nostro centro studi monitora costantemente i dati relativi alle condizioni delle imprese negli ultimi mesi. Purtroppo, oltre alle difficoltà del momento, ci troviamo ancora a far fronte a una tassazione che resta esagerata e alle conseguenze della fuga delle imprese dopo la crisi del 2008, che ci ha lasciato cattedrali nel deserto e migliaia di disoccupati.

Di conseguenza, è necessario continuare a lavorare sul fronte delle leve fiscali e della trasparenza, garantendo come sempre il rispetto dell’artigiano e del suo ruolo nella società, da abbinare alla tutela del territorio. In quest’ottica, nelle ultime settimane di lavoro siamo riusciti a concludere un importante accordo con l’Unione nazionale delle pro loco d’Italia, grazie al quale i nostri artigiani andranno sul territorio a fare cultura, come abbiamo sempre voluto fare anche nelle scuole».

In quest’ottica, la formazione continuerà a rappresentare un tassello fondamentale nel percorso di crescita delle nuove leve artigiane. «Dobbiamo investire sui nostri giovani e cercare al tempo stesso di scongiurare la delocalizzazione delle imprese in altri Paesi. Al giorno d’oggi il mercato presenta diverse contraddizioni, ma attraverso un’attenta pianificazione potremo ritrovare il giusto equilibrio e riproporre il modello dell’economia circolare.

Luigi Passaretti e Francesco Balloni

Purtroppo, al giorno d’oggi – conclude – il continuo ricorso agli incentivi e agli aiuti economici degli scorsi decenni ha dato vita a una generazione di persone che crede nell’assistenzialismo come unica via di salvezza, con un generale disinteresse nei confronti del valore dell’impegno e dell’importanza del lavoro quotidiano.

Bisogna rimettere l’uomo, con le sue passioni e non con i suoi interessi personali, al centro del sistema mediante esperienze formative che ci consentano di credere ancora nel futuro. Spesso i ragazzi di oggi non conoscono il mondo del lavoro e la sua progettualità: è necessario aiutarli a scoprire le loro attitudini per consentire loro di diventare degli operatori qualificati e aspirare così, un domani, a diventare imprenditori».

Tra i tanti attestati di stima ricevuti negli ultimi giorni da colleghi e funzionari, anche il direttore della Cna Picena, Francesco Balloni, ha voluto spendere parole di elogio per ringraziare l’ex presidente per gli sforzi profusi per il presente e il futuro dell’associazione e di tutto l’artigianato piceno.

«Luigi è un esempio dell’artigiano attivo – dichiara Balloni – che lavora non solo per il bene della sua azienda, ma che si impegna a 360° per tutto il suo settore. Ha iniziato il suo percorso in Cna tutelando la categoria degli autoriparatori e approfondendo alcune situazioni particolarmente delicate come quella legata alle assicurazioni, per poi diventare vicepresidente prima e presidente per due mandati poi.

La sua è una figura di dirigente esemplare e di maestro di vita prima ancora che di bravo artigiano. Chi segue i suoi insegnamenti ha solo da imparare: nel suo lavoro c’è tutto il saper fare della Cna, che si impegna a tramandare alle nuove generazioni per aiutare i giovanissimi a comprendere appieno le proprie attitudini. Una risorsa e un valore aggiunto, insomma, non solo per la nostra associazione, ma per tutto il territorio».

 

(articolo pubbliredazionale)


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