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L’odissea di una famiglia in vacanza:
prima il Covid, poi senza albergo
Devono intervenire Fioravanti e Milani

ASCOLI - Giunti dalla Spagna per qualche giorno di relax, genitori e figli sono risultati positivi al virus. Dopo la diagnosi, ore di attesa per poter tornare in stanza, ma niente da fare. Situazione provante, sindaco e direttore dell'Asur alla fine trovano una soluzione: il trasferimento in una struttura ricettiva dedicata di Gabicce, in provincia di Pesaro
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di Luca Capponi 

Cercavano relax, vacanza e belle giornate, trovano il Covid e una mini odissea tutt’altro che divertente. È accaduto a una famiglia spagnola con prole giunta nel Piceno per godersi qualche giorno di spensieratezza.

A guastare i piani è arrivato però il virus. La chiamata di rito al 118, i tamponi, la positività, la dimissione dell’ospedale e il ritorno nella struttura ricettiva che li ospitava. Il problema ulteriore è arrivato proprio al momento del rientro, nella giornata di domenica 4 luglio, visto che la famiglia non è potuta tornare nella stanza che aveva prenotato.

Ore di attesa, al caldo, con i figli piccoli, con la preoccupazione della malattia e senza un posto dove andare, l’impasse: situazione a dir poco kafkiana, oltre che molto provante a livello fisico e psicologico.

Ci è voluto l’intervento provvidenziale del sindaco Marco Fioravanti e del direttore dell’Area Vasta Cesare Milani, che si sono subito attivati per trovare una soluzione. Prima è stata presa in considerazione l’idea di utilizzare l’ostello, poi con la collaborazione della dottoressa Nadia Storti, direttore generale dell’Asur Marche, si è stabilito il trasporto in una struttura residenziale dedicata al Covid che si trova a Gabicce Mare, in provincia di Pesaro. Si spera sia l’ultima tappa del viaggio-incubo della sfortunata famiglia.


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