Comunanza esce dell’Unione dei Sibillini
Il presidente Vergari: «Atteggiamento distruttivo
nei confronti di un territorio»

SIBILLINI - «Un gesto politico di tale portata meritava certamente di essere preceduto da un confronto con gli altri sindaci dell’Unione e di sicuro essere supportato da motivi ben più gravi e profondii»
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Il sindaco Fabrizio Vergari

«Con estrema sorpresa ed anche con un certo disappunto la mattina del 30 giugno scorso si è appresa dalle cronache locali la notizia dell’uscita del Comune di Comunanza dall’Unione Montana dei Sibillini, dopo bel cinquanta anni di storia condivisa con altri 10 comuni che fanno parte della stessa Unione».

Sono le parole di Fabrizio Vergari, sindaco di Santa Vittoria in Matenano nonchè presidente dell’Unione Montana dei Sibillini dopo l’annuncio del sindaco Alvaro Cesaroni dell’uscita di Comunanza dall’Unione.

«L’atto deliberativo adottato in tal senso dal consiglio comunale di Comunanza è, infatti, pervenuto soltanto il giorno dopo a mezzo mail, pressoché privo di valide motivazioni – scrive Vergari –  le uniche addotte sono state il terremoto del 2013, la nevicata del 2017 e la pandemia, tutte francamente pretestuose e prive di fondamento. Un gesto politico di tale portata meritava certamente di essere preceduto da un confronto con gli altri sindaci dell’Unione e di sicuro essere supportato da motivi ben più gravi e profondi. Quanto alla pandemia, in particolare, che ha determinato una situazione di grave crisi per tutto il territorio nazionale e per il mondo intero, si fa osservare che è stata materia esclusiva del Governo centrale, del Ministero della salute, di commissari ad acta e delle Regioni. Da parte sua l’Unione, attraverso l’Ambito Sociale di cui è ente capofila, non solo ha dato seguito a tutte le direttive impartite dal Servizio Sanità e Politiche Sociali della Regione Marche, ma ha persino erogato ai comuni membri, in proporzione agli abitanti, un contributo straordinario per fronteggiare l’emergenza covid di ben 170.000 euro provenienti dal proprio avanzo di Amministrazione 2019: un importo notevole considerando le limitate risorse dell’Ente. Il Centro Vaccinale di Amandola, creato anche grazie all’interessamento dell’Unione Montana, non è stato prerogativa dei soli residenti nel fermano, ma tutti gli abitanti dell’Unione hanno potuto recarvisi senza dover affrontare lunghe percorrenze e quindi disagi, soprattutto durante l’inverno, per recarsi ad Ascoli o presso altri centri ugualmente distanti. Il comune di Comunanza, inoltre, è stato tra tutti i comuni membri quello che sin dal tempo della Comunità Montana ha avuto più finanziamenti ed attuati più interventi; ed anche oggi che le risorse trasferite dalla Regione sono irrisorie, si è sempre cercato a rotazione di accontentare tutti i comuni e Comunanza non è certo rimasta indietro».

Vergari aggiunge: «Se l’Unione Montana dei Sibillini si è rivelata così “inutile”, come sostiene il sindaco Cesaroni, non si capisce perché comuni come Montalto delle Marche e Monte Rinaldo hanno fatto domanda per farne parte. In un momento quale quello che sta attraversando il paese ed in particolare il territorio dei Sibillini, che vede aggiungersi al problema della crisi economica, già preesistente a quella derivante dalla pandemia, anche quello del depauperamento di vari servizi, come del resto anche in altre aree interne della Regione ed in particolare dei servizi sanitari e sociali; in un momento quindi quale quello attuale, in cui bisogna restare uniti per essere più forti e risolvere nell’interesse di tutti i cittadini dette problematiche, inspiegabilmente Comunanza abbandona il campo.

A proposito di servizi sociali e sanitari, gli altri 10 sindaci dell’Unione Montana e quindi dell’ATS 24, che coincide perfettamente con i confini dell’Unione, hanno firmato un documento per la creazione del Distretto Montano dei Sibillini e per il mantenimento dell’ATS 24 che rischia la soppressione, a seguito della divisione del territorio tra le due province di Ascoli e Fermo; documento che dopo diverso tempo finalmente è stato preso in considerazione dai competenti assessori regionali. Ebbene, il sindaco di Comunanza non ha firmato detto documento, affermando di aver fatto domanda per entrare a far parte dell’Ambito Sociale di Ascoli e confermando tale decisione di fronte agli assessori regionali Castelli e Saltamartini.

Questo di Comunanza è quindi un atteggiamento distruttivo nei confronti di tutto un territorio; la fuoriuscita, infatti, del secondo comune più grande, dopo Amandola, mette a serio rischio la sopravvivenza dell’Ambito e quindi dei servizi che lo stesso sta erogando con ottimi risultati, riconosciuti da più parti, con un budget di circa 1.500.000 euro iscritti nel bilancio dell’Unione; e che probabilmente l’Ambito di Ascoli non sarà in grado di soddisfare in maniera così capillare.

Ci si chiede quindi se i cittadini di Comunanza conoscano certe decisioni prese dal loro sindaco a discapito di tutti loro ed in particolare dei più fragili, fruitori appunto dei servizi sociali dell’Ambito, con le conseguenze negative che detti cambiamenti inevitabilmente determineranno. Alla luce di tutte le considerazioni sin qui fatte, i sindaci dell’Unione Montana dei Sibillini auspicano nell’interesse di tutto il territorio un ripensamento da parte del Comune di Comunanza circa le decisioni prese ed un confronto franco e sincero con tutti loro».

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