«La situazione è sotto controllo ma certo c’è preoccupazione perché da quello del Piceno potrebbero avviarsi altri focolai di contagio nella nostra regione».
Lo ha detto Nadia Storti, direttore generale dell’Asur Marche stamattina, 8 luglio, ad Ascoli dove si è recata insieme al presidente regionale Francesco Acquaroli e dell’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini per ascoltare i sindaci sul riassetto della Sanità locale. Presenti all’assemblea anche gli assessori regionali Giorgia Latini e Guido Castelli ed il consigliere regionale Andrea Maria Antonini ed i responsabili provinciali dei sindacati. C’erano inoltre il direttore dell’Area Vasta 5 ed alcuni medici, primari e consulenti, tra cui Carlo Marinucci (primario di Radiologia) e Claudio Damiani (ex primario di Nefrologia).
Nadia Storti non ha nascosto la preoccupazione per il focolaio che si è sviluppato in Riviera e ancora una volta ha lanciato un monito, invitando i marchigiani – soprattutto ai più giovani – che ancora non l’hanno fatto a sottoposti alla inoculazione del siero anti-Covid.
«Il dipartimento Prevenzione dell’Asur – ha aggiunto la Storti – ha comunque fatto tutto il tracciamento dei contatti. Anche se i sintomi sono banali, non dobbiamo pensare che sia utile spostare la vaccinazione a settembre, perché c’è la variante Delta e potrebbe essere troppo tardi.
Vorrei mandare un messaggio ai ragazzi: siate responsabili verso le persone più fragili. Purtroppo siamo ancora lontani dall’immunità di gregge».
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