di Maria Nerina Galiè (foto Stefano Capponi)
Non è il Moro ma il Covid il temibile avversario che quest’anno, della pandemia ma anche della ripartenza, deve essere sconfitto.
Nemico comune, il virus che lo scorso anno ha tolto agli ascolani, uno dei suoi appuntamenti più cari.
La Quintana di Ascoli è stata “recuperata” oggi, 10 luglio, nella sua ormai tradizionale e suggestiva edizione serale.
Ma tante le restrizioni a cui hanno dovuto sottostare organizzatori e figuranti, più che dimezzati per ciascun Sestiere, 60 contro i circa 150. Così pure per il Gruppo comunale. I tagli hanno riguardato prevalentemente le figure femminili, come le damigelle, ma non le donne, presenti invece numerose tra musici e armigeri. I rappresentanti dei Castelli, ridotti a massimo due persone.
Nulla di tutto questo però ha ridotto la magia della Quintana, la tipica atmosfera che si è materializzata agli inconfondibili suono di trombe e ritmo di tamburi.
Una giostra, di colori e sorrisi, nelle principali vie del centro prima che nel campo dei giochi.
Qui fuori, le protagoniste sono state le dame, le “lei” delle coppie nobili ed Elisabetta Trebbiani (Beatrice Fattori), foriere di bellezza e grazia in grado di rompere le barriere del tempo. Donne inserite nel tessuto sociale della città che però si sono calate perfettamente nel ruolo, di “dame” per una sera, ma per sempre parte integrante della lunga storia della Quintana di Ascoli.
IL CORTEO – Ad aprire il corteo, 6 esponenti delle forze dell’ordine a cavallo, in alta uniforme, due della Polizia Municipale di Ascoli, due della Polizia di Stato e due dei Carabinieri. Il resto della quadriglia di questi ultimi chiudeva la sfilata. Poi, nel ruolo di Araldo, Massimiliano Ossini, storico testimonial della manifestazione.
E’ stata poi la volta dei 12 Castelli con Comunanza, all’esordio che doveva essere nel 2020, Arquata, Patrignone (per cui ha sfilato il parroco don Lorenzo Bruni), Castorano, Acquasanta, Ripaberarda, Roccafluvione, Venarotta, Monte San Pietrangeli, Folignano, Montemonaco, Porchia.
Il Palio di Luglio, definito non a caso della ripartenza e firmato Alessandro Forgione, 26enne ascolano, ha introdotto il Gruppo comunale, con a capo Andrea Viozzi. Prima del Magnifico Messere, alias il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, affiancato dalle magistrature, (cioè gli assessori comunali, tranne Nico Stallone, che ha ricoperto il ruolo di Capitano di Porta Maggiore), hanno sfilato altre figure chiave della Quintana di Ascoli: il rettore Pier Luigi Torquati, il maestro di corteo Marco Terrani, il maestro dei musici David Paolini, il provveditore di campo Emidio Morganti, il banditore Maurizio Celani, il mossiere Pino Di Teodoro, il coreografo Mirko Isopi, il maestro di bandiera Emidio Manfroni e il maestro d’arceria Raimondo Cipollini.
I SESTIERI – I Sestieri sono entrati nell’ordine di classifica dell’ultima edizione della giostra che risale ad agosto 2019. Diverso l’ordine dell’assalto al Moro, sorteggiato ieri (leggi qui).
Prima a sfilare Porta Romana. Dama la farmacista ascolana di 43 anni, Luigina Bachetti, console Luigi Tulli (Porta Romana), il nuovo capo sestiere Luigi De Santis.
I colori di Porta Solestà sono stati aggraziati dalla “coppia nobile”, marito e moglie anche nella vita, Marco Moreschini e Cinzia Fabiani. Patrizio Zunica il console, il capo sestiere Attilio Lattanzi.
Ilenia Ferri, operatore sanitario di 40 anni, è stata la dama di Porta Tufilla, capo sestiere Matteo Silvestri (all’esordio), console Francesco Mazzocchi.
Per Porta Maggiore c’era pure una coppia, composta da Ines Giganti e dal marito Valentino Carosi. Caposestiere Marco Regnicoli e console David Vitelli.
La dama di Piazzarola, Silvia Cuculli, ha partecipato a sfilate e concorsi come miss mamma, 46 anni. Nel Sestiere bianco rosso anche la 22enne Beatrice Fattori, a cavallo nei panni di Elisabetta Trebbiani. Console Luigi Morganti, caposestiere Carlo Bartoli.
Sant’Emidio ha chiuso la carrellata dei Sestieri, con Chiara Rossi, ascolana che da 5 anni vive negli Stati Uniti, a Miami, con la famiglia. Console Vittorio Crescenzi e il caposestiere Mariangela Gasparrini.
La sfida è poi passata al campo dei giochi, dove è stata Porta Solestà a dare il primo assalto al Moro.
Meno del solito, ma sempre tante per essere tempo di pandemia, le persone assiepate lungo il percorso. Poche con la mascherina, anche per il caldo soffocante. Un distanziamento “vero” era impossibile, seppure non si stava accalcati ed il pubblico era composto. L’auspicio è che la variante Delta abbia avuto coscienza del fatto che la Quintana per gli ascolani è un momento importante. Almeno oggi, speriamo, sia rimasta lontana.
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