di Andrea Ferretti
Sestieri e Gruppo Comunale 80 figuranti, Castelli 4. Totale 164 figuranti in più rispetto al 10 luglio. In attesa dell’ufficializzazione, questi i numeri della Quintana di domenica 1 agosto che vivrà il suo prologo con la cerimonia dell’Offerta dei Ceri di sabato 31 luglio in Piazza Arringo.
Con le dita perennemente incrociate ormai da mesi, stanno lavorando in questo senso Amministrazione comunale, con in testa il sindaco-Magnifico Messere Marco Fioravanti, e Consiglio degli Anziani, presieduto da Massimo Massetti. Ovviamente a stretto contatto con il braccio operativo, ovvero il coreografo Mirko Isopi il quale, come sempre, si avvale della collaborazione del maestro di corteo Marco Terrani.
Essendo venute a mancare le gare di sbandieratori e musici e quella degli arcieri, quest’anno lavoro ridotto per gli altri “maestri”: Emidio Manfroni (sbandieratori), David Paolini (musici) e Raimondo Cipollini (arcieri). Fondamentale, invece, quest’anno più del solito per il rispetto delle normative anti covid, l’apporto dei coordinatori di corteo del Gruppo Comunale e dei Sestieri.
Tra i dettagli da mettere a punto c’è anche quello della vendita dei biglietti per gli spettatori che vorranno assistere alla Giostra al Campo dei Giochi. E’ realistico che i tagliandi saranno gli stessi 980 della notturna di luglio, a prezzi ovviamente invariati: tribuna centrale 50 euro, tribune laterali 35, gradinata 18. Il settore delle tribunette in ferro (lato Forte Malatesta) sarà occupato dai figuranti, a disposizione dei quali ci saranno come sempre anche i tradizionali gradoni sul lato sud.
I Sestieri potranno dunque aumentare di venti unità il proprio corteo, e chissà che il numero 80 non venga standardizzato anche per il futuro. Dopo tutto si tratta dello stesso numero di figuranti che sfilavano prima dello “sbracamento” (punte anche di 220 figuranti) degli anni Novanta, al quale pose un freno (160 e poi 150) l’allora Ente Quintana all’inizio del nuovo millennio.
Il guadagno è su più fronti: corteo più breve e soprattutto meno noioso, tempi accorciati in sfilata e al Campo dei Giochi, meno costumi spesso rimediati che minano l’immagine della rievocazione. I Castelli raddoppiano. Restano sempre dodici ma i figuranti non saranno più soltanto gonfaloniere e castellano perché probabilmente sfilerà anche la castellana.
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