E’ accaduto: con la crescita dei positivi al Covid e quindi della richiesta di ospedalizzazione, c’è ora chi sta manifestando la forma più grave dell’infezione. Si tratta di un paziente che ieri sera, 20 luglio, è stato ricoverato nel reparto Rianimazione dell’ospedale “Madonna del Soccorso”, dove in ragione del piano pandemico regionale sono stati lasciati 3 posti, separati dagli altri 8 di terapia intensiva tornata interamente pulita.
La Rianimazione dell’ospedale della Riviera, guidata dalla dottoressa Tiziana Principi che anche direttore del Dipartimento emergenza e accettazione dell’Area Vasta 5, è infatti punto di riferimento per i Covid più gravi, delle Marche Sud. Il reparto si è liberato solo poche settimane fa, purtroppo con il decesso dell’ultimo paziente ricoverato.
Ma non è mai stato disattivato.
I ricoveri ordinari invece, anche per i pazienti del Piceno, vengono dirottati al “Murri” di Fermo che ha 19 posti letto.
Il paziente ora in Rianimazione è una delle persone che nelle ultime settimane sono state trasferite al “Murri” dalla provincia di Ascoli. E non l’unico ad essere peggiorato per le complicanze dell’infezione da Covid. Anche un altro paziente, pure ricoverato all’ospedale fermano, ha avuto bisogno di cure intensive, ma è stato trasferito a Pesaro.
«Somministriamo intorno ai 2.000 sieri ogni giorno -spiega- ma di questi poco più di 200 sono di prime dosi, per le quali già dalla prima settimana di agosto non ci sono più prenotazioni».
m.n.g.
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