di Benedetto Marinangeli
Samb fuori dalla Serie C. Questa la decisione del Collegio di Garanzia del Coni giunta pochi minuti fa. In attesa del comunicato ufficiale, l’annuncio è stato dato dal sindaco Pasqualino Piunti nel corso del Consiglio comunale attualmente in corso. Il primo cittadino ha ricevuto una telefonata del presidente Roberto Renzi che lo ha informato della decisione del Coni. Ora si deve pensare immediatamente al piano B.
E cioè a mettere in pratica il comma 10 dell’articolo 52 del Noif, in base al quale in caso di non ammissione al campionato di Serie A, Serie B e di Divisione Unica-Lega Pro il presidente federale, d’intesa con il presidente della Lnd, potrà consentire alla città della società non ammessa di partecipare con una propria società ad un campionato della Lnd, anche in soprannumero, purché la stessa società adempia alle prescrizioni previste dal singolo Comitato per l’iscrizione al campionato.
Qualora fosse consentita la partecipazione al campionato di Serie D, la nuova società dovrà versare un contributo alla Figc non inferiore a 300.000 euro. E’ facoltà del presidente, d’intesa con i vice presidenti della Figc, con il presidente della Lega Dilettanti e con i presidenti delle componenti tecniche stabilire un contributo superiore al predetto minimo. La vita dell’A.S. Sambenedettese è terminata dopo poco più di due mesi.
Ora l’obiettivo è quello di iscrivere una nuova società almeno in D. In tal senso ci sarebbe già un gruppo di imprenditori locali che si sarebbero riuniti in un consorzio per fare ripartire i colori rossoblù. Un’altra incredibile mazzata per una tifoseria che non merita di vivere questi momenti. I supporters della Samb con quest’ultima telenovela le hanno viste di tutti i colori. Mancava solo questo, dopo la mancata iscrizione del 2013 quando la formazione di Palladini vinse il campionato di Serie D e poi a causa della mancata presentazione della fideiussione ripartì di nuovo dall’ Eccellenza.
Questa sera si è chiuso il cerchio sulle sventure della Samb. Società fallita, rilevata dal fallimento per circa 1,5 milioni di euro che non viene iscritta in C per l’anomalo – per la Covisoc – pagamento dei contributi previdenziali per 360.000 euro. Il top ! Neppure al peggior Fantozzi capitava una cosa del genere. Chi ha sbagliato, però, se ne deve assumere le responsabilità.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati