Ragazzini aggrediti a San Benedetto, da coetanei o poco più. E’ successo due volte solo negli ultimi tre giorni.
La Polizia promette il potenziamento della presenza in Riviera. Il Sap (Sindacato autonomo di Polizia) di Ascoli lo chiede a gran voce, in una lettera inviata al questore Alessio Cesareo: «Visto il delicato momento, chiediamo di intraprendere una forte azione di contrasto, mettendo sul campo tutte le forze disponibili per sostenere le reali e serie esigenze rivierasche, allo scopo di mettere la parola fine a questa gravissima problematica».
«Mai come in questo momento – si legge ancora nella nota del Sap – il nostro è un grido di allarme, infatti da qualche giorno il territorio di competenza del Commissariato di San Benedetto, è diventato teatro di una serie di gravissimi reati da parte di una presumibile baby gang.
Ultimo in ordine di tempo è quello accaduto tra la notte del 30 e 31 luglio, dove tre giovanissimi sono stati aggrediti a calci e pugni da un gruppo di ragazzi. Dalle prime indagini sembrerebbe altamente probabile che si tratti delle stesse
persone che lo scorso weekend hanno mandato in ospedale due ragazzi. Un gruppo di giovanissimi che senza scrupoli sta mettendo a segno rapine e aggressioni ai danni di coetanei.
Come sindacato autonomo di Polizia non possiamo far altro che registrare un rinnovato interesse della popolazione sul problema sicurezza e ribadire che la ricetta non può essere individuata nella sola repressione bensì soprattutto nella prevenzione dei reati.
Ovviamente ogni attività di prevenzione ha un costo. Noi lo chiameremmo investimento.
Nella nostra provincia occorrono più uomini per garantire più pattuglie che controllino il territorio. Purtroppo, a parte l’aggregazione estiva di due equipaggi del Reparto prevenzione Crimine, ciò non sta avvenendo. Basti pensare che San Benedetto ha a disposizione una sola volante, che riteniamo altamente insufficiente soprattutto in questo periodo estivo dove la popolazione triplica.
Ma se “Atene piange, Sparta non ride”, infatti questa cronicità di carenza di personale si registra su tutti gli Uffici della provincia di Ascoli, aggiungendo inoltre che oltre ad essere pochi, siamo aimè anche “anziani”, e con un’età media superiore ai 50 anni.
Da parte nostra siamo convinti che la risposta ci sarà e sarà efficace, ma chiediamo che occorre anche la collaborazione della cittadinanza che non deve temere ritorsioni e denunciare ogni fatto che possa essere prodromico alla commissione di reati.
La guerra a questi balordi consiste soprattutto nel non lasciargli libertà di movimento, per i delinquenti il principale deterrente è quello di temere di essere scoperti e questa paura la si trasmette solo con una presenza reale e costante sul territorio e come già detto, con una stretta collaborazione con i cittadini. Quelli onesti, naturalmente.
Le gravi carenze di organico – continua la una nota – che impediscono ogni forma di prevenzione. Basti pensare che solo per quest’anno a fronte di oltre 10 pensionamenti sono stati inviati solo 3 nuovi innesti, se questo lo possiamo definire “piano di potenziamento” è sicuramente un eufemismo. L’attività di Polizia, in questi ultimi anni, si è ridotta alla gestione dell’ordine pubblico e alla repressione dei reati».
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