Vent’anni. Tanti ne sono passati da quando la parrocchia di Folignano, allora guidata da don Carlo Lupi, ha scelto di fare una gita a Napoli, in occasione della tradizionale festa del patrono San Gennaro. Lo stesso del piccolo comune piceno.
La casualità, il destino, l’accoglienza inaspettata dei campani, una spinta dall’Alto, ama ripetere don Lupi: tra le due parrocchie – distanti e diverse – è nata una scintilla che ha dato fuoco ad un gemellaggio, fatto di scambi epistolari ma soprattutto di visite reciproche, fermate solo dalla pandemia.
Nel 2015, il gemellaggio tra Folignano e Napoli, si allarga all’intera diocesi di Ascoli: il compatrono di Napoli è proprio Sant’Emidio.
Nello stesso anno don Carlo Lupi viene destinato a reggere la parrocchia ascolana di San Giacomo della Marca. Da lì continua a seguite l’iniziativa, le cui tappe sono state raccolte in un libro: “Storia di un gemellaggio” che sarà presentato domani, 4 agosto, alle ore 18,45 nella sala della Vittoria presso la Pinacoteca civica di Ascoli.
Interverranno monsignor Domenico Pompili, amministratore apostolico della diocesi di Ascoli, il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti e monsignor Vincenzo De Gregorio, della curia di Napoli, abate prelato della cappella del tesoro di San Gennaro a Napoli.
Nella pubblicazione, curata da “Capponi editore” e che ha visto impegnanti, accanto a don Lupi anche Daniele Ricciotti e Sergio Spurio e la professoressa Erminia Tosi Luna per la parte storica, si susseguono il racconto e tantissime foto dei momenti salienti che hanno portato a sancire l’unione delle due comunità, di Ascoli e Napoli.
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