La notizia dell’assegnazione di 156,2 milioni di euro all’Autorità portuale del mare Adriatico centrale porterà una ventata di ottimismo – e di denaro fresco – sulle coste marchigiane e abruzzesi, facendo felici anche i cittadini sambenedettesi.
L’importante finanziamento previsto dal Pnrr e stanziato da poche ore dalla commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio della conferenza delle Regioni consentirà infatti ai principali porti del litorale nostrano – gli abruzzesi Pescara e Ortona e i marchigiani Pesaro, Ancona e, appunto, San Benedetto – di beneficiare di importanti risorse da reinvestire per lo sviluppo di tutto il comparto legato alla pesca.
Nello specifico, al porto di San Benedetto sono stati assegnati 18,5 milioni di euro. Una cifra importante, che andrà ora sfruttata al meglio per contribuire attivamente alla riqualificazione di un settore fondamentale nel tessuto economico e sociale della città.
Grande soddisfazione espressa dall’assessore regionale Andrea Assenti, che per l’occasione ha sottolineato il grande lavoro di squadra dei rappresentanti di palazzo Raffaello nel portare a casa una somma considerevole per i tre principali centri portuali della nostra regione.
«Il finanziamento complessivo – dichiara Assenti – è di otto volte superiore alle briciole riconosciute con la vecchia governance che il Pd ha continuato a difendere anche di fronte all’evidenza del fallimento. I 18,5 milioni di euro destinati al porto di San Benedetto del Tronto consentiranno la realizzazione di opere importanti, che garantiranno lo sviluppo di un’area strategica per la nostra città.
Si tratta di una evidente inversione di marcia rispetto a quanto succedeva in passato, con la sistematica sottrazione di risorse a favore dei grandi porti nazionali.
Il risultato è il frutto di un tenace lavoro portato avanti dal presidente Acquaroli e dall’assessore Baldelli, che mi hanno sempre aggiornato sulle azioni intraprese per vedere riconosciuto un sacrosanto diritto che, a causa della noncuranza di chi ci ha preceduto nella passata amministrazione, era stato negato».
Il consigliere regionale è poi intervenuto su un altro tema particolarmente attuale in Riviera, quello legato alla realizzazione di un nuovo ospedale cittadino, finito nelle ultime settimane al centro di un vivace dibattito politico.
«Sul modello di riorganizzazione ospedaliera – spiega il consigliere regionale – la volontà espressa da Fratelli d’Italia in campagna elettorale e nelle sedi istituzionali è stata sempre la stessa, ferma e coerente: un netto no a un ospedale unico di Vallata e un convinto sì a una nuova struttura e nella città di San Benedetto del Tronto.
Una posizione totalmente alternativa a quella della sinistra, orientata a realizzare un accentramento dei servizi ospedalieri arrivando a prevedere un ospedale unico per ciascuna delle cinque province della Regione, chiudendo o ridimensionando tutti gli altri.
Il nostro obiettivo è invece quello di migliorare l’offerta sanitaria, riducendo quella mobilità passiva che le precedenti amministrazioni a guida Pd hanno portato a livelli allarmanti».
In questo senso, da parte del presidente Acquaroli e della sua squadra i primi passi ufficiali in questa direzione non si sono fatti attendere, con l’approvazione del piano stralcio nel corso del consiglio regionale di ieri, mercoledì 4 agosto.
«Dopo vent’anni di chiacchiere sull’ospedale di Vallata – prosegue Assenti – finalmente ora è tutto scritto nero su bianco. Secondo quanto previsto dal testo verrà adeguata la dotazione dei posti letto e si provvederà al potenziamento della strumentazione tecnologica avanzata, all’integrazione e al potenziamento dei sistemi informativi, degli strumenti per la gestione del sovraffollamento nelle strutture dei pronto soccorso e al coinvolgimento attivo del paziente nel processo di cura, oltre alla realizzazione di nuovi ospedali a Pesaro, Macerata e San Benedetto.
In sostanza – conclude – si tratta di una prospettiva nuova sulla quale riversare da subito tutte le energie necessarie ad attivare processi virtuosi che vadano in questa direzione, a partire da un progetto preliminare di fattibilità da predisporre in tempi brevi».
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