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Piunti, appello
agli imprenditori locali:
«La Samb ha bisogno di voi»

CALCIO - Il sindaco si rivolge alle forze economiche cittadine: «Decidere in fretta per raccogliere una cifra consistente per il nuovo progetto sportivo». Il silenzio di molti e il malumore della tifoseria
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di Benedetto Marinangeli

«Invito tutti gli imprenditori sollecitati e che hanno partecipato già ad alcune riunioni di decidere in fretta e di creare un effetto domino che permetta di raccogliere una cifra consistente per il progetto sportivo della nuova Samb».

Il sindaco Pasqualino Piunti

Questo l’appello rivolto dal sindaco Pasqualino Piunti alle forze economiche cittadine. Che poi aggiunge: «Gli incontri proseguono senza soluzione di continuità. Poi la sintesi  e la decisione spetterà a me con il coordinamento  tecnico degli addetti ai lavori e dei rappresentanti dei tifosi».

C’è però un dato di fatto da tenere in considerazione. E cioè il silenzio e i no di numerosi imprenditori locali al progetto del consorzio che l’avvocato Roberto Ascani con la consulenza tecnica del professor Paco D’Onofrio stanno cercando di mettere in piedi. Molto i dinieghi ricevuti, ma c’è pure chi dopo avere partecipato alle prime riunioni si è poi dato alla fuga. Il classico e scontato comportamento delle forze economiche locali che già in passato hanno dimostrato un certo disamore nei confronti dei colori rossoblù. Evidenti, infatti, sono le presidenze succedutesi negli ultimi anni e soprattutto dopo il crack Venturato che hanno visto in sella per lo più imprenditori provenienti da fuori città.

Una partita interna della Samb

Finché la Samb è servita come veicolo promozione bene. Oggi, che i colori rossoblù rischiano di scomparire definitivamente ecco l’ennesima fuga. Infatti sono solo undici le personalità coinvolte nell’operazione e tra queste ci sono l’ex presidente del Pescara Antonio Oliveri e l’imprenditore milanese ma di origini sambenedettesi Gheri Merlonghi, supportati da veri e propri innamorati della Samb.

E gli altri? Quelli con una forza economica importante? Neppure l’ombra. Il rischio che il calcio scompaia definitivamente a San Benedetto del Tronto è palpabile o che almeno vivacchi tra le più basse categorie dilettantistiche.

La tifoseria in tal senso ha iniziato a fare sentire la propria voce. Nella notte sono comparsi in città alcuni striscioni, contro le cordate provenienti da fuori città e l’amministrazione comunale. Intanto sono praticamente fuori dai giochi il gruppo con in testa l’imprenditore Francesco Angelini e quello dei costruttori romani, bocciati dal sindaco Piunti. Si chiude così in un clima di incertezza per il futuro l’ennesima settimana della Samb.

 


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