di Luca Capponi
«Se non riceveremo risposte a stretto giro andremo ad Ancona e a Roma per protestare, siamo pronti ad azioni eclatanti per difendere il diritto alla scuola di un territorio che ha già sofferto tantissimi disagi a causa del sisma».
Arquata torna a farsi sentire. E lo fa attraverso il sindaco Michele Franchi. L’istituzione della pluriclasse alle medie è la battaglia di tutto un comprensorio, quello del cratere sismico, che ogni volta è costretto ad alzare la voce per difendere i propri diritti. Come se aver perso gran parte della vita come era fino al 24 agosto del 2016 non fosse già abbastanza.
«Da quando abbiamo appreso della scelta dell’Ufficio Scolastico Regionale abbiamo iniziato a farci sentire sia in Regione che presso gli altri organi competenti -aggiunge Franchi-. L’ulteriore nota di risposta ci ha ribadito la decisione, con l’aggiunta che non avremo nemmeno personale in più poiché Arquata non rientra nei criteri che riguardano la zona del terremoto, in quanto la nostra scuola è agibile».
Sembra un paradosso, una burla…e invece.
«Secondo loro i nostri bambini non subirebbero nessun disagio, e invece ad Ascoli il disagio c’è e quindi si dà personale in più -commenta, ironico ma non troppo, Franchi-. La lettura interpretativa dei criteri ha eliminato ogni possibilità per Arquata, la cui “colpa” è quella di avere una scuola nuova e moderna realizzata in tempi record da privati. Non c’è traccia alcuna di valutazioni sul numero degli sfollati o sull’incidenza che gli eventi sismici hanno avuto sul territorio. Di fatto, un nuovo edificio scolastico anziché diventare fiore all’occhiello della zona montana rischia, anche tramite la non assegnazione di posti aggiuntivi e la conseguente diminuzione dell’offerta educativa, di diventare la classica cattedrale nel deserto».
«Il direttore dell’Ufficio Scolastico Filisetti sbaglia due volte, perchè ovviamente abbiamo ancora bimbi che vivono nelle Sae, in più i bimbi di Accumoli e Montegallo vengono qui perché non hanno la scuola -continua-. Abbiamo manifestato questo problema alla Regione, e ringraziamo l’assessore Castelli che ci ha ascoltato anche se la materia non è di sua competenza, ma si farà ugualmente portavoce per una battaglia che è di tutto il cratere. Stessa cosa il commissario Legnini, che ha parlato direttamente col ministro Bianchi».
«Ripeto, si tratta di un passo importante per tutto il cratere, la pluriclasse deve essere eliminata perché per noi rappresenta una vera e propria mazzata -conclude Franchi-. Anzi chiediamo che venga aggiunto personale per far sì che i disagi siano sempre meno, l’istruzione rappresenta un baluardo; Arquata e l’entroterra hanno diritto di avere una scuola all’avanguardia con tutte le classi».
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