Si è svolta l’assemblea dell’Ata Rifiuti che ha impresso una forte e decisiva accelerazione del processo di pianificazione per l’approvazione del Piano d’Ambito dei rifiuti. Grazie infatti agli atti di indirizzo, approvati dai sindaci e dagli amministratori locali, si potranno rispettare i tempi imposti dalla Regione Marche con un duplice effetto positivo: evitare procedure d’infrazione comunitaria con penalizzazioni economiche per il territorio e accedere alle eventuali risorse del Recovery Plan.
Da sottolineare che il percorso della pianificazione parte da lontano ed è stato avviato da tempo dopo l’approvazione del Piano Regionale dei Rifiuti con il documento preliminare del Piano d’Ambito approvato nel 2017 dall’assemblea dell’Ata.
Nel 2019, dopo il vano tentativo di realizzare la sinergia impiantistica tra le Ata di Macerata, Fermo e Ascoli con il coordinamento della Regione, è stato riavviato il processo di pianificazione con l’approvazione della delibera numero 7 con cui, tra l’altro, si decise di esprimersi solo dopo la conclusione dei procedimenti relativi alle proposte progettuali già sul tavolo, ovvero solo dopo la verifica della fattibilità tecnica. Per arrivare, nel giugno 2020, all’illustrazione dello stato di avanzamento della redazione del Piano d’Ambito, malgrado le difficoltà indotte dall’emergenza dovuta al covid, con esposizione dei risultati preliminari sia in merito agli approfondimenti condotti e relativi alla gestione anaerobica dei rifiuti urbani ed ai relativi impianti, sia in merito alle compatibilità di massima degli impianti di discarica già proposti (Relluce e Geta) con le aree idonee alla localizzazione degli impianti individuate dalla Provincia.
Gli ultimi importanti sviluppi, che hanno preso impulso anche dalle sollecitazioni che la Regione Marche ha espresso a tutte le Ata marchigiane al fine di concludere il processo di pianificazione entro il prossimo dicembre, si sono concretizzati nella seduta di ieri nella quale l’assemblea, dopo aver respinto una proposta del Comune di Appignano del Tronto di rinviare la discussione, ha votato un atto in cui si ritiene prioritario e strategico l’impianto di trattamento Tmb a Relluce ai fini del conseguimento dell’autosufficienza d’ambito; si ritiene possibile anche l’ammodernamento dello stesso nell’ambito della capacità massima già autorizzata, al fine di soddisfare le esigenze del territorio e di conseguire, nel contempo, benefici tariffari a favore dei cittadini. E’ stato anche accolto l’emendamento proposto dal Comune di Castel di Lama che ha chiesto una verifica atta a risolvere le criticità più volte lamentate dai cittadini lamensi e di utilizzare “i metodi e tecnologie idonee a garantire un alto grado di protezione dell’ambiente e della salute pubblica”.
L’Assemblea ha quindi espresso il proprio indirizzo in merito alla possibilità di individuare quale strategica per la realizzazione dell’impianto di discarica d’Ambito la soluzione progettuale cosiddetta “Vasca 0” in località Alto Bretta. Nel provvedimento è stato anche assunto un atto di solidarietà verso i Comuni che risentono dell’impatto ambientale indotto dalla presenza dei diversi impianti per la gestione dei rifiuti urbani (Tmb, digestore anaerobico e discarica) dando mandato al Comitato di Coordinamento dell’Ata Rifiuti di formulare una proposta contenente la determinazione della misura compensativa nonché le relative ipotesi di ripartizione che sarà valutata nella prossima assemblea.
L’assemblea infine ha anche espresso una indicazione in merito all’ubicazione dell’impianto di compostaggio anaerobico il cosiddetto “Biodigestore” ritenendo preferenziale l’area di Relluce e, qualora autorizzato, l’impianto proposto dalla società “Ascoli Servizi Comunali” che è in avanzata fase istruttoria.
Il Presidente dell’Ata, e anche della Provincia, Sergio Fabiani, ha ringraziato tutti i sindaci per il dibattito ampio e articolato, per l’impegno appassionato e costante su questi temi così complessi, alla struttura dell’Ata e alla società Oikos che ha portato avanti un lavoro progettuale proficuo e di grande valenza. «Grazie agli indirizzi espressi – ha detto il presidente Fabiani – potrà essere rispettato il crono programma dell’attività di pianificazione volto alla realizzazione del Piano d’Ambito con la possibilità di poter acquisire, a beneficio della comunità locale, i fondi messi a disposizione dal Recovery Plan».
Fabiani ha inoltre sottolineato l’importante attività svolta dall’Ata, per l’approvazione dei Piani Economici Finanziari (Pef) 2020 e 2021 nel rispetto delle esigenze di ciascun Comune per la definizione della tariffa Tari 2021. Tutto ciò in raccordo con i Comuni, le società di gestione dei servizi rifiuti e la società Mediagestum, l’advisor incaricato della validazione tecnica, per ottemperare alle complesse disposizioni dell’Arera, l’Autorità di regolazione tariffaria anche in tema di rifiuti.
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