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Il sindaco Marco Fioravanti
e il biodigestore di Relluce:
«Vi svelo il progetto in anteprima»

ASCOLI - Il primo cittadino interviene sul dibattito per l'approvazione del Piano dei Rifiuti ed entra nei dettagli di ciò che verrà realizzato
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«Poiché in questi giorni è in corso un acceso dibattito sull’approvazione del Piano dei Rifiuti, voglio svelare in anteprima il progetto del Biodigestore da realizzare a Relluce».
Parole del sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti, che poi aggiunge: «E’ un progetto, seguito direttamente anche dal vice sindaco Gianni Silvestri, che mira alla costruzione di un impianto funzionale, che sia armonicamente inserito nel contesto ambientale, e che diventi meta di turisti e visitatori non solo per il suo funzionamento ma anche per le proprie qualità architettoniche. Il tema centrale dell’intervento sarà il “verde”: le nostre scelte di sostenibilità non si fermano solo alla costruzione di un impianto di recupero dei rifiuti nell’ottica dell’economia circolare, ma vogliono fattivamente contribuire allo sviluppo del territorio».

Il sindaco Marco Fioravanti

«Quello del Biodigestore – spiega – è un progetto innovativo e di qualità, che rappresenta solo il primo passo nel processo di trasformazione volto a rendere l’area di Relluce un grande parco sostenibile del rifiuto. Un sito che sia cioè concepito come un sistema territoriale complesso, all’interno del quale sarà possibile svolgere attività di ricerca legate alla tutela dell’ambiente e dove si possa “sperimentare” tutto il ciclo dei rifiuti, con particolare riguardo al tema della prevenzione della produzione degli stessi. Voglio fare chiarezza su quello che verrà realizzato: l’intervento si inserirà armonicamente nel contesto territoriale, rispettando la morfologia del paesaggio circostante e ricreando la continuità spaziale nelle linee e nelle forme».

«Il territorio in questione verrà dunque valorizzato da questo progetto: lo smaltimento dei rifiuti, da dequalificante destinazione d’uso ed elemento detrattore del paesaggio, diventerà simbolo di rinnovamento ecologico. L’area di Relluce sarà inoltre composta da diverse macro aree: vi saranno giardini botanici, con serre per florovivaistica e possibilità di realizzare serre in cui sperimentare il recupero di energia e agricolture biodinamiche. Sarà inoltre presente – prosegue Fioravanti – un parco della ricerca a supporto dello sviluppo scientifico e della sperimentazione sostenibile, in cui ospitare anche attività formative, workshop e seminari. Saranno inoltre realizzati labirinti a tema, finalizzati ad attività di sensibilizzazione sul recupero rifiuti, utili sia per la didattica scolastica ma anche come possibile veicolo di attrazione per turisti. Sarà altresì possibile immaginare uno spazio riservato agli artisti, in cui possano essere esposte installazioni generate dal recupero e dal riutilizzo dei rifiuti stessi: una fusione tra arte e natura che darà ulteriore valore al progetto».
«Ultimo, ma certamente non per importanza, la realizzazione di un vero e proprio “Bosco dei Ricordi”. Uno spazio che permetterà di incrementare la superficie boscata dell’area, al fine di compensare le emissioni di Co2 prodotte, ma che svolgerà anche un importante compito di sensibilizzazione alla tutela dell’ambiente: sarà infatti possibile acquistare e/o regalare un albero senza rimuoverlo dal proprio habitat, per custodire un “ricordo” visibile e duraturo immerso nella natura».
«Il progetto del Biodigestore permetterà anche di creare sinergie con le realtà produttive e imprenditoriali del territorio, attraverso la massimizzazione del recupero di risorse dei rifiuti. Sono tanti infatti gli obiettivi che saranno perseguiti: oltre a valorizzare il sito di Relluce, la gestione efficace e innovativa del Biodigestore permetterà di trasformare i rifiuti in una risorsa. Dai rifiuti verrà infatti generata energia pulita, nel pieno rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini; al tempo stesso, saranno minimizzati costi e sprechi e verrà drasticamente ridotta l’emissione di CO2 nell’ambiente».
«L’area interessata dal progetto, così come concepita, sarà un esempio tangibile di recupero e riqualificazione ambientale: il parco di ricerca multidisciplinare che verrà realizzato sarà di grande interesse sia per la popolazione sia per realtà tecnico-scientifiche attive nel settore, quali università, centri di ricerca, aziende agricole e altri ancora. Sono convinto – la conclusione del sindaco di Ascoli – che gli impianti di trattamento dei rifiuti più evoluti e moderni possano rappresentare un valore aggiunto per il territorio: per questo ritengo che il progetto del Biodigestore possa assicurare un prezioso contributo allo sviluppo tecnologico e industriale, riqualificando un territorio e garantendo alle future generazioni un sistema ambientale sostenibile ed eco-compatibile che sia fondato su un’economia circolare virtuosa».

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