di Salvatore Mastropietro
Alcune situazioni di mercato sono ancora in divenire ed alcuni elementi (vedi Caligara) devono ancora essere inseriti nel gruppo, ma per il resto l’Ascoli messo in campo da mister Sottil nel primo impegno della stagione è comunque una delle migliori ipotesi di formazione possibile. Nel 4-3-1-2 davanti a Leali c’è la coppia esperta Botteghin-Avlonitis con Salvi e D’Orazio sulle corsie. In mezzo al campo si rivede Buchel in cabina di regia con Collocolo (preferito all’acciaccato Saric) e Eramo nel ruolo di mezze ali. A fare da collante tra centrocampo e attacco ci pensa l’ex di turno Fabbrini dietro a Bidaoui e capitan Dionisi. L’Udinese risponde con il classico 3-5-2 che la settimana prossima sfiderà la Juventus all’esordio in Serie A.
Parte decisamente meglio in avvio la squadra bianconera, che gestisce meglio il pallone e costruisce anche un paio di palle gol. Al minuto 8 Dionisi va al tiro dalla lunga distanza senza trovare la porta di circa un metro. Un minuto dopo è Fabbrini a farsi vedere in ripartenza con un tentativo dal limite dell’area controllato in due tempi da Silvestri.
Al primo vero affondo, però, è l’Udinese a trovare il vantaggio all’11’ grazie alla complicità dell’Ascoli. Leali compie una mezza papera facendosi sfuggire dai guantoni la sfera dopo un’innocua conclusione di Pussetto. Sulla palla vagante Pereyra è il più lesto di tutti a depositare in rete.
Dopo il gol i friulani prendono in mano il pallino del gioco. Tra gli uomini di Sottil il più ispirato è senz’altro Diego Fabbrini, che si fa vedere al 20’ dopo una bella serpentina. Più che il Picchio vicino al pareggio, però, è l’Udinese a sfiorare il raddoppio al 25’, quando Udogie colpisce il palo da due passi dopo una bella girata.
L’Udinese non sfrutta un paio di circostanze favorevoli in proiezione offensiva e al 37’ rischia anche di rimanere in dieci uomini quando Stryger-Larsen manda platealmente a quel paese l’arbitro Gariglio, che lo grazia. Il solito Fabbrini manda Dionisi in profondità allo scadere della prima frazione, ma il nuovo capitano bianconero non riesce a dare potenza al tentativo di sinistro.
Pronti, via e ad inizio ripresa l’Ascoli ha subito un’occasione colossale per portarsi sull’1-1. Collocolo va via sulla fascia destra e mette in mezzo per Bidaoui, che, dopo aver vinto un rimpallo, calcia a botta sicura trovando la risposta con i piedi di Silvestri. La qualità dell’Udinese, però, fa la differenza e al 53′ arriva il raddoppio: Pereyra lavora bene il pallone per Molina, che calcia in corsa dal limite dell’area di collo esterno e batte chirurgicamente Leali sul primo palo.
Basta un minuto ai friulani per trovare addirittura il terzo gol. E’ ancora la qualità di Pereyra a emergere in campo. L’ex Juventus lascia sul posto D’Orazio e scarica una potente conclusione che tocca la traversa prima di finire in fondo al sacco. Dopo il 3-0 i ritmi si abbassano. L’Ascoli non riesce a sfruttare un paio di buone ripartenze con Bidaoui, mentre l’Udinese gestisce il triplo vantaggio.
Per Sottil è l’occasione di provare qualcosa di diverso a livello tattico e lo fa schierando la difesa a tre con l’inserimento di Quaranta al fianco di Botteghin e Avlonitis. Nell’ultima mezz’ora succede poco o nulla se non qualche timido tentativo dell’Ascoli di rendere meno amaro il passivo. Da uno di questi scaturisce al minuto 91 il gol del 3-1 con D’Orazio, bravo a superare con un morbido cucchiaio Silvestri su suggerimento di Dionisi. Per il resto l’azione più significativa è quella dell’arbitro Gariglio, che assegna addirittura sette minuti di recupero.
L’Udinese avanza dunque nella competizione, mentre per l’Ascoli – che ha comunque fatto vedere buone cose nel corso dei 90 minuti – tutte le energie saranno concentrate sul campionato: il prossimo appuntamento è in programma domenica 22 agosto contro il Cosenza e la musica dovrà essere ben diversa.
UDINESE (3-5-2): Silvestri; Stryger-Larsen (13’st De Maio), Nuytinck, Samir; Molina, Pereyra (13’st Arslan), Walace, Makengo (31’st Forestieri), Udogie; Pussetto (22’st Deulofeu), Cristo Gonzalez (22’st Okaka). A disposizione: Piana, Scuffet, Becao, Zeegelaar, Jajalo, Palumbo, Samardzic. Allenatore: Gotti.
ASCOLI (4-3-1-2): Leali; Salvi (13’st Baschirotto), Botteghin, Avlonitis, D’Orazio; Eramo (40’st Castorani), Buchel (13’st Saric), Collocolo (25’st Quaranta); Fabbrini; Bidaoui, Dionisi. A disposizione: Guarna, Raffaelli, Tavcar, Franzolini, Lico, D’Agostino, Ventola. Allenatore: Sottil.
Arbitro: Gariglio di Pinerolo (assistenti Lo Cicero di Brescia e Moro di Schio, quarto ufficiale Perenzoni di Rovereto).
Reti: 11’pt e 10’st Pereyra (U), 8’st Molina (U), 46’st D’Orazio (A).
Note: Avlonitis (A), Stryger-Larsen (U), Baschirotto (A), Dionisi (A). Recupero 2’+7′.
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