ARQUATA DEL TRONTO – Il ricordo di quel 24 agosto del 2016 non può sbiadire. Il racconto di Carlo Ambrosi, presidente dell’associazione “Arquata Potest”, uno dei baluardi del territorio: «Abbiamo realizzato quando siamo andati a Pescara, dove c’erano i corpi stesi in fila uno accanto all’altro». La voglia di non mollare davanti a una tragedia immane: «All’inizio l’obiettivo era quello di evitare che la depressione avesse la meglio, oggi possiamo provare a ripartire anche puntando sulle nostre bellezze naturali»
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