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Ferrovia Salaria, Fioravanti:
«Sposo le parole del vescovo Pompili»

ASCOLI - Il primo cittadino plaude le parole favorevoli all'opera pronunciate dal prelato durante la messa in ricordo delle vittime del sisma: «Credo che tutti i sindaci, rappresentanti delle istituzioni e tutti gli stakeholders del territorio debbano sostenere questa importante battaglia per il centro Italia»
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«Sposo e ribadisco con forza quanto dichiarato dal vescovo Pompili durante la messa in ricordo delle vittime del sisma E credo che tutti i sindaci, tutti i rappresentanti delle istituzioni e tutti gli stakeholders del territorio debbano sostenere questa importante battaglia per il centro Italia, facendo sentire la voce di una comunità che da troppo tempo vive una grave situazione di isolamento infrastrutturale».

Il sindaco Fioravanti

Il sindaco Marco Fioravanti, che da sempre spinge per la realizzazione della grande opera, si riferisce alle parole che il prelato ha pronunciato durante un passaggio dell’omelia, in quel di Pescara del Tronto (leggi qui): «Lasciare che qualche centinaio di chilometri tenga ancora oggi separati l’Adriatico e il Tirreno – al netto di una Salaria in via di definizione – è un’imperdonabile leggerezza».

«Il sisma del 2016 ha ulteriormente peggiorato la condizione di isolamento del territorio -continua Fioravanti-. La realizzazione della Ferrovia Salaria garantirebbe non solo un necessario e imprescindibile collegamento tra la dorsale adriatica e quella tirrenica, ma darebbe un importante impulso al turismo dei territori coinvolti, ponendo anche un freno allo spopolamento delle aree interne».

«Per questo motivo, già da tempo, abbiamo lanciato il Manifesto per la Ferrovia Salaria, alla quale hanno aderito diversi rappresentati delle aree interessate -conclude il sindaco-. Al Governo abbiamo chiesto di finanziare lo studio di pre-fattibilità dell’opera, e da parte del ministro Giovannini c’è stata apertura e disponibilità nei confronti delle esigenze manifestate dai nostri territori. Auspico che tutti facciano la loro parte, affinché al Governo arrivi forte e chiara la voce di una comunità forte, coesa e che ha davvero bisogno di questa infrastruttura».

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