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Pluriclasse, l’allarme di “Arquata Futura”:
«Accorpamento non ancora scongiurato»
Lettera al ministro Bianchi

IL CASO non sembra ancora risolto nonostante le rassicurazioni dei giorni scorsi. L'associazione: «Il funzionario dell’Ufficio scolastico regionale sta agendo come se non fosse accaduto nulla, come è possibile che accada tutto questo?»
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Secondo l’associazione Arquata Futura la questione della pluriclasse alle medie non è ancora chiusa: «Il funzionario responsabile dell’Ufficio scolastico regionale delle Marche, proprio in questi giorni di avvio delle attività, sta agendo come se non fosse accaduto nulla. Presidi e direttori delle scuole interessate sono stati infatti invitati a organizzare orari e attività scolastica proprio a partire da quell’accorpamento delle classi che sembrava essere
stato evitato».

Il ministro Bianchi

Un allarme che ha portato l’associazione a scrivere al ministro Patrizio Bianchi.

«Desideriamo esprimere il nostro sconcerto e la nostra delusione perché alcuni fatti accaduti negli ultimi giorni confermano che è stato tutt’altro che scongiurato il pericolo di accorpamento e soppressione nelle scuole della parte più colpita del cratere marchigiano -dice “Arquata Futura”-. Quel pericolo è tuttora presente e attuale, nonostante ciò che il Governo ha promesso all’indomani del quinto anniversario del sisma che tanti lutti e tanta distruzione ha portato nei nostri paesi».

«Come lei ricorderà -aggiunge l’associazione rivolgendosi al ministro- avevamo portato alla sua attenzione il problema con una lettera datata 20 agosto, in particolare per quanto riguarda il plesso scolastico di Arquata, vero fiore all’occhiello del territorio, costruito dalla Fondazione Specchio dei Tempi e punto di riferimento anche per i comuni vicini. Avevamo sottolineato che infliggere le pluriclassi, e quindi un fatale scadimento della qualità dell’istruzione, in una situazione già fortemente penalizzata, si sarebbe tradotto nell’implicito invito a iscrivere altrove i bambini in età scolare, portando a nuovo impoverimento e nuovo spopolamento».

«A seguito delle proteste dell’Amministrazione comunale e delle associazioni che operano nel territorio, e delle rimostranze analoghe che nel frattempo arrivavano da altri comuni del cratere, il 25 agosto era arrivata l’assicurazione che uno stanziamento di 400 milioni assegnato al Ministro per l’Istruzione avrebbe consentito di mantenere il numero di classi dello scorso anno scolastico almeno per quello in procinto di iniziare. L’annuncio, accolto con soddisfazione, era stato dato dalla presidente dell’Anci Marche».

«Come è possibile che accada tutto questo? -è la conclusione- Come dobbiamo considerare la promessa solenne e qualificata che non ci sarebbero state pluriclassi nelle nostre scuole? Può un funzionario smentire nei fatti un provvedimento governativo dato per acquisito? Le chiediamo, signor ministro, di intervenire per risolvere una questione che, per le nostre zone così duramente provate, è piena di gravi conseguenze».

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