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Como-Ascoli 0-1: dal romanzo del Manzoni alla realtà di Sottil

SERIE B - I bianconeri centrano il terzo successo consecutivo regalando una gioia ai suoi tifosi, in particolare ai quasi duecento che li hanno seguiti al "Sinigaglia"
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di Lino Manni

 

Quel ramo del lago di Como dove… l’Ascoli centra la terza vittoria consecutiva. Il romanzo del Manzoni… la realtà di Sottil.

L’Ascoli in riva al lago fa felici i duecento tifosi bianconeri assiepati sugli spalti del “Sinigaglia”. Tre vittorie nelle prime tre giornate non era mai successo nella storia bianconera. Evidentemente questo è l’anno buono per battere i record. Vedremo. Intanto restiamo con i piedi per terra e non parliamo, per favore, di Serie A.

Partita dai due volti. Nel primo tempo i bianconeri cercano il gioco con fraseggi e ripetuti passaggi, ma sia Dionisi che Bidaoui non ricevono uno straccio di palla. E’ il Como a rendersi più volte pericoloso ma Leali, il migliore in campo, è quello dello scorso anno. Nel Como il migliore è invece un ex: Chaija.

Nella ripresa esce fuori lo spessore tecnico dell’Ascoli. Nell’uno contro uno i bianconeri sono superiori e alla fine arriva il rigore, sacrosanto, a sistemare le cose. L’atterramento in area del nuovo entrato Maistro è netto e Dionisi, affamato come è di gol, piega la mano al portiere.

Qualche brivido nei minuti finali con un paio di colpi di testa che sfiorano il pareggio. Sottil gesticola, grida e si agita fino al triplice fischio che giunge dopo quasi sei minuti di recupero.

A quel punto smetto di agitarmi anch’io, e cambio canale.


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