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Crede nei giovani,
nei vaccini e nella bioetica:
Ida Di Giacinto nuovo primario
di Anestesia e Rianimazione
dell’ospedale “Mazzoni”

ASCOLI - E’ stata presentata dal direttore di Area Vasta 5 Cesare Milani e dal direttore del presidio unico ospedaliero Giancarlo Viviani. Ha 51 anni, vanta un curriculum importante, è originaria di Torano Nuovo (Teramo) e viene dal Sant'Orsola di Bologna
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Ida Di Giacinto, Cesare Milani e Giancarlo Viviani

 

di Maria Nerina Galiè

 

Crede nei giovani, nei vaccini e nella bioetica il nuovo primario dell’Unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli.
Ida Di Giacinto, 51 anni, originaria di Torano Nuovo (Teramo), un curriculum decisamente importante (vedi sotto), viene dal policlinico Sant’Orsola di Bologna, dove i casi Covid li ha visti bene in faccia.
«Nella prima ondata – afferma il neo primario – l’intero ospedale, 1800 posti, era tutto Covid. I pazienti arrivavano soprattutto dalla zona di Piacenza.

Nella terza ondata, tra febbraio e aprile scorsi, ho gestito la Rianimazione Covid, con 18 posti letto. All’inizio della pandemia ricordo di persone in attesa al Pronto Soccorso che non sapevamo dove sistemare. Ora siamo più preparati. Ma è fondamentale che le persone si vaccinino, altrimenti non ne veniamo fuori».

Due le grandi categorie che il nuovo primario di Rianimazione delinea tra i non vaccinati: «Quelli che non ci credono e quelli che hanno paura.

Non c’è da avere paura. Nessun farmaco è esente da controindicazioni.

Dobbiamo entrare nell’ordine di idee che una volta l’anno dovremo vaccinarci contro il Covid, come facciamo contro l’influenza».
A darle manforte sull’argomento, il direttore di Area Vasta 5 Cesare Milani e il dottor Giancarlo Viviani, direttore del presidio unico ospedaliero, accanto al neo primario il giorno della presentazione alla stampa e quindi alla cittadinanza.

Giancarlo Viviani

Milani: «Stavamo andando molto bene fino alla prima settimana di agosto, viaggiando al ritmo di 2.500 somministrazioni al giorno. Se avessimo continuato così, avremmo superato il 90% dei vaccinati, nella provincia di Ascoli. Poi però si è fermato tutto. C’è stata un ripresa con il green pass ed ora il camper vaccinale, ma ancora non basta».
Viviani: «Oggi, 13 settembre, ci sono 9 pazienti ricoverati negli ospedali del Piceno: nessuno di loro è vaccinato».
Il rischio di una recrudescenza del virus, e quindi della richiesta di ospedalizzazione è dietro l’angolo, anche se il dottor Viviani, e proprio grazie ai vaccini, si definisce «moderatamente preoccupato, più fiducioso che questo non accada».

La dottoressa Di Giacinto è pronta a raccogliere la sfida dei tempi e di un reparto sotto organico di 6 unità, come il gemello del “Madonna del Soccorso” di San Benedetto, dove nel frattempo – con delibera del direttore di Area Vasta 5 – tre medici sono stati assunti con contratto a tempo indeterminato da utilizzare in entrambi i presidi.

Ida Di Giacinto ha vinto il concorso per il ruolo quinquennale lasciato scoperto dal dottor Giorgio Forlini (in pensione da febbraio 2020), poi ricoperto dal facente funzione Alessandro Spinelli (anche lui in pensione a marzo 2021) e, a seguire, dalla dottoressa Maria Teresa Claser.

Ida Di Giacinto e Cesare Milani

A tutti loro sono andati i ringraziamenti di Cesare Milani, che riguardo al nuovo innesto ha detto: «Un arricchimento per tutta l’Area Vasta 5».

La Di Giacinto, un po’ come il dottor Salomone Di Saverio, nuovo primario della Chirurgia di San Benedetto, è tornata a casa dopo 32 anni.
«All’inizio avevo paura – sono le parole della dottoressa – ma mi sono sentita subito accolta e sono addirittura entusiasta di quello che ho trovato a livello professionale. Tra i colleghi anche 3 delle mie ex specializzande. Una soddisfazione enorme. I giovani sono il nostro futuro, per tramandare competenze e per poter mettere in campo tecniche assistenziali e scegliere percorsi che da soli non sarebbe possibile affrontare». 

La pandemia che ha visto Ida Di Giacinto impegnata in prima linea e le sue competenze in bioetica, che le sono valse il ruolo di consulente esterno esperto di Comitato Etico indipendente, hanno avuto un ruolo centrale.
Grande attenzione al paziente e gestione, con grande cura, della comunicazione con approccio multidisciplinare verso pazienti e familiari, rende la dottoressa convinta che questo faccia la differenza della qualità assistenziale, anche nelle scelte di fine vita e nel predisporre alternative di cure palliative, attenta ad ogni aspetto utile per rispondere ai bisogni dei pazienti, soprattutto fragili, all’umanizzazione delle cure ed alla salvaguardia della dignità della persona in ospedale.

 

BREVE CURRICULUM

 

Ida Di Giacinto si è specializzata in Anestesia e Rianimazione all’Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna, dove è rimasta, dal 2003, nel Policlinico Sant’Orsola-Malpighi.
Nella stessa Azienda del capoluogo emiliano, la dottoressa Di Giacinto è componente di Governo Clinico, Comitato del Buon Uso del Sangue e delle Cellule Staminali da Sangue Cordonale (COBUS), Comitato Ospedale Territorio Senza Dolore (COTSD). E’ nel comitato di redazione della Cartella Clinica Elettronica in ambito intensivo. E’ referente nella valutazione e revisione dei pazienti dimessi secondo una corretta diagnosi di attribuzione (sistema ICD). Ha ricoperto il ruolo di consulente esterno esperto del Comitato Etico indipendente.
E’ docente convenzionato a contratto della Scuola di Specializzazione in Anestesia Rianimazione, Terapia Intensiva e del dolore dell’Università di Bologna, tutor individuale e co-relatrice di tesi, sperimentatore responsabile di studi nazionali ed internazionali nell’ambito del centro partecipante o promotore.
E’ membro della Siaarti (Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva). All’interno della società scientifica, ricopre il ruolo di coordinatore cazionale del gruppo di studio “gestione delle vie aeree “. E’ responsabile scientifico nazionale di percorsi e corsi di formazione nell’ambito della gestione in sicurezza delle vie aeree.
E’ inoltre membro del gruppo di studio “infezioni e sepsi in terapia intensiva” ed ha svolto ruolo programmatico ed organizzativo della World Sepsis Day italiana, che si svolge, ogni anno, nel mondo, il 13 settembre.
In Europa è membro della società europea di gestione delle vie aeree (Eams – European Airway Management Society), in cui ha ricoperto il ruolo di rappresentante italiano nel consiglio europeo ed è componente del sub committee per lo sviluppo e la comunicazione della società europea nel mondo), della società europea di Anestesiologia (Esa – European Society of Anaesthesiology) e società europea di terapia intensiva (Esicm -European Society of Intensive Care Medicine). È stata relatore e moderatore di sessioni in congressi internazionali, nazionali e regionali e autore e co-autore di pubblicazioni scientifiche e capitoli di libri inerenti prevalentemente la gestione delle vie aeree e dei pazienti critici. E’ reviewer di riviste scientifiche, nazionali ed internazionali.


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