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Incidente con lo scooter:
muore un ragazzo,
vano ogni tentativo di rianimazione

CARASSAI - La vittima, Muhammad Ramzan, 34enne di origini pakistane, viveva in zona. Sul posto i sanitari della Croce Arcobaleno di Petritoli e l'automedica della Potes di Offida. Con loro i Carabinieri del Radiomobile di San Benedetto. La salma, ora all'obitorio del "Madonna del Soccorso", sarà rimpatriata. Ad occuparsi delle pratiche, l'impresa di pompe funebri "Tarcisio"
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di Giorgio Fedeli

 

Non c’è stato nulla da fare. Il suo cuore ha smesso di battere e a nulla sono valsi i disperati tentativi dei sanitari di salvargli la vita. Oggi pomeriggio, sabato 18 settembre, a seguito di un incidente stradale, è deceduto un ragazzo di 34 anni, Muhammad Ramzan, di origini pakistane ma che da anni viveva a Carassai.

Il giovane era in sella a uno scooter quando è rimasto coinvolto in un incidente stradale, lungo la Valdaso, la cui dinamica è ancora al vaglio dei Carabinieri del Radiomobile di San Benedetto.

Il sinistro, infatti, è avvenuto lungo la Valdaso sud, a cavallo tra i territori di Petritoli (Fermo) e Carassai (Ascoli). Il 34enne è stato sbalzato dal ciclomotore piombando rovinosamente sull’asfalto.

Immediato l’sos giunto alla centrale operativa del 118 che ha allertato i sanitari della Croce Arcobaleno di Petritoli e l’automedica di Offida. Allertata anche l’eliambulanza.

Ma a nulla sono serviti i tentativi disperati di salvargli la vita. I sanitari sono arrivati sul posto ma per il ragazzo, residente nella zona, non c’era ormai più nulla da fare.

La strada è stata temporaneamente chiusa al traffico per le operazioni di soccorso, purtroppo vane. Saranno i militari dell’Arma a ricostruire con esattezza la dinamica dell’incidente, in cui sarebbe rimasta coinvolta anche un’auto, anche per appurare eventuali responsabilità.

La salma dell’uomo si trova all’obitorio dell’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto, dove è stata trasportata dall’impresa di onoranze funebri “Tarcisio” di Carassai. La stessa impresa si occuperà anche del rimpatrio in Pakistan delle spoglie di Muhammad Ramzan. Il giovane faceva parte di una comunità di circa 30 suoi connazionali, ben inseriti nella comunità di Carassai.  

 

 


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