di Walter Luzi
La Gioielleria Cottilli di Ascoli ha chiuso i battenti. Era nell’aria da un po’. E l’annuncio ufficiale era stato dato per tempo, dalla stessa titolare Daniela Ciarrocchi, circa un mese fa, via social. Una serranda di una attività cittadina storica e che si abbassa per l’ultima volta, il cartello appiccicato con lo scotch che avvisa i clienti, mettono sempre un po’ di tristezza. A tutti. Ma quella di Daniela è stata, essenzialmente, una meditata scelta di vita.
Dietro a quel bancone ha dedicato alla sua vastissima clientela le energie migliori, affiancata dal fratello Sergio, raccogliendo l’eredità di papà Giovanni “Zimbo” Ciarrocchi & Pierina Cottilli, gioiellieri in viale Benedetto Croce fin dal lontano 1959. Con sacrificio quotidiano, e fra alti e bassi, come ogni attività a gestione famigliare, ha accompagnato la vita di tanti ascolani nella scelta dei regali per le occasioni più liete e festose. Tre generazioni di clienti consigliati con grande professionalità e risaputa cortesia. Clienti che sono diventati amici, e che in quella gioielleria hanno poi accompagnato i loro amici.
«Mi mancheranno. Mi mancherà soprattutto il bel rapporto umano instaurato con quasi tutti loro – commenta Daniela – i miei amici. Principalmente. Non solo clienti. Ho amato molto il mio lavoro e loro lo hanno percepito, e ricambiato, permettendomi di entrare nelle loro vite. Facendomi sentire spesso come una della loro famiglia. Li ringrazio ancora, tutti, per questo».
Nell’ultimo mese, si sono create spesso code di amici/clienti in attesa sul marciapiede. Non sono venuti ad approfittare della conveniente svendita per chiusura attività. Non sono alla ricerca dell’affare, ma, più semplicemente, alla ricerca del suo abbraccio. Del suo sorriso sempre stampato sul volto. Senza intristire però, senza lacrimoni, sempre in agguato.
«Dovevo mollare, non puntare più la sveglia per la mattina dopo – aggiunge Daniela – liberare la testa dai mille pensieri del lavoro per occuparmi di più della mia salute, della mia famiglia. Per regalarmi più tempo per le mie passioni, i miei amici, i miei svaghi, le mie letture, i miei viaggi. In una parola, per me».
Ascoli perde un altro pezzo di storia cittadina. Sono tante, troppe, le attività, anche storiche, che stanno chiudendo i battenti. Terremoti, pandemia e crisi economica, soprattutto a livello occupazionale, hanno pesato parecchio.
«Il futuro è dei giovani e delle nuove frontiere – continua Daniela – anche se il mercato cambia velocemente, evolvendosi non sempre nella maniera migliore. Mi auguro che qualcuno possa raccogliere presto il nostro testimone. Amando questo lavoro, soprattutto amando il bello, gli oggetti preziosi durevoli, così come abbiamo fatto noi. Mia madre Pierina, ultranovantenne, non ha ancora smesso di apprezzarli, e comprarseli anche».
Sabato due ottobre, come annunciato, è calato l’ultimo sipario sulla Gioielleria Cottilli. Alle venti. In perfetto orario stasera. L’ultimo scontrino incorniciato dopo l’autentica autografa di Daniela sul retro. Chiusa la cassaforte, si spengono le luci. Fuori dalla serranda che si abbassa per l’ultima volta, intervenuti come ad una liturgia solenne e riservata, pochi intimi in raccolta attesa sul marciapiede. Sono i compagni di vita di Claudio e Loriana, i due dipendenti storici, e i tre amici più intimi di Daniela, orgogliosi di aver avuto questo onore di esserci. E di avere un’amica come lei.
Lei, Daniela Ciarrocchi, della Gioielleria Cottilli, è distesa, serena. Ha meditato troppo a lungo questa scelta necessaria per farsi vincere dal magone, dalla malinconia che c’è dentro ogni addio. Da domani, per lei, inizia un’altra vita.
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