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“Sbirri dentro le Foibe”,
è caccia ai responsabili:
la condanna del sindaco Fioravanti
e di Fabio Conestà (Mosap)

ASCOLI - E' comparsa su un pannello, in centro storico, suscitando l'immediata reazione del primo cittadino ma anche del segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia. «E' quanto di più vile si potesse fare». E ancora: «Riapre una vecchia e dolorosa ferita»
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Un scritta su un pannello di truciolato, “Sbirri dentro le Foibe”, comparsa al centro di Ascoli, ha suscitato lo sdegno non solo del sindaco Marco Fioravanti che sui social ha immediatamente condannato il gesto:

A intervenire con decisione anche Fabio Conestà, segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap)

«La questione delle Foibe – scrive Conestà in una nota – non deve riguardare solo i famigliari delle vittime e degli esuli, ma tutta la comunità. Rievocare l’orrore delle Foibe augurandosi che vi finiscano dei poliziotti, è quanto di più vile si potesse fare. Mi auguro che la scritta apparsa su un pannello nel centro storico di Ascoli, sia quanto prima rimossa e che siano individuati e puniti severamente gli autori».

«Un gesto così grave – aggiunge il segretario del Mosap – non può essere sottovalutato, né passare in secondo piano.

Oltre all’attacco alla polizia e quindi alle istituzioni, la firma “Br” e l’inneggiare alle Foibe, riapre una vecchia e dolorosa ferita che riguarda tutti gli italiani e non soltanto una parte.

Non si può separare il dolore delle vittime e dei loro famigliari dal resto sentire comune, motivo per il quale oltre alla celere rimozione di quell’obbrobrio e l’individuazione delle menti criminali autori di ciò, ci aspettiamo una ferma condanna da tutto il panorama politico».

Marco Fioravanti

Queste invece le parole del sindaco di Ascoli Marco Fioravanti: «Ancora scritte vandaliche da parte di imbecilli. A prescindere dal contenuto del testo (che è estremamente vergognoso), chi deturpa è solo un ignorante che non vuole bene alla propria città. Cancelleremo subito la scritta, così come stiamo facendo fin dal nostro insediamento in Amministrazione con l’aiuto di volontari e associazioni antidegrado.

Visioneremo le telecamere della zona e, insieme alle forze dell’ordine, faremo il possibile per individuare e punire il responsabile (o i responsabili). Noi non ci scoraggiamo, Ascoli è migliore di chi rovina l’immagine della propria città».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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