di Andrea Ferretti
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 21,25
Ad Ascoli è stato aperto il Centro Operativo Comunale (Coc) per monitorare la situazione del maltempo, ed è terminata da poco la riunione in cui il Comune di Ascoli si è confrontato anche con la Protezione Civile regionale. La buona notizia è che quest’ultima ha evidenziato una graduale riduzione dell’intensità delle piogge. Allo stesso tempo proseguono gli interventi di ripristino della viabilità sulle strade comunali interessate da piccole frane e smottamenti.
La situazione, però, non è esattamente la stessa in altre zone dell’Ascolano. A Roccafluvione, infatti, il sindaco Francesco Leoni ha emesso un’ordinanza con cui domani, venerdì 8 ottobre, tutte le scuole del territorio comunale, resteranno chiuse “per la sicurezza e tutela dei bambini, dei lavoratori della scuola e della cittadinanza”. Resta aperto l’asilo nido.
In queste ore è un rincorrersi di avvertimenti dei sindaci che si rivolgono ai propri cittadini raccomandando massima prudenza e di spostarsi solo in caso di reale necessità.
Nel frattempo sono una quarantina gli interventi in attesa da parte dei Vigili del fuoco, il cui telefono oggi non ha mani smesso di squillare. La lista dei cosiddetti “danni d’acqua” si sta allungando a dismisura.
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Il temporale era annunciato, e quindi atteso. Ma quella che da ore si sta riversando sulla città di Ascoli, sul suo hinterland, vallata del Tronto compresa, è una bomba d’acqua che non si ricordava da tempo memorabile e che mai come stavolta può essere definita tale.
Le maggior parte delle strade della città sono ormai paragonabili a fiumi e laghi. L’acqua non dà respiro, e sono centinaia le chiamate che dall’ora di pranzo stanno rimbalzando al centralino del Comando provinciale di Ascoli dei Vigili del fuoco.
Quattro, almeno per ora, le squadre che sono in azione sul territorio, per un totale di una quindicina di pompieri. Sette gli automezzi che sono stati movimentati.
Di scantinati e garage allagati si è ormai perso il conto. Lungo le strade emerge – purtroppo ci vuole la bomba d’acqua, ma a volte basta anche una semplice pioggia di un quarto d’ora – la piaga dei tombini che sono otturati e non riescono quindi a far defluire l’acqua piovana.
La pioggia incessante, dopo un’estate a dir poco bollente, ha fatto tornare tutti di colpo alla realtà a proposito di un’altra piaga: numerose strade con buche e avvallamenti in alcuni casi da incubo.
E’ di fatto impossibile muoversi a piedi, e trovano enormi difficoltà anche automobili e mezzi pubblici. In alcune zone, come sempre, è in agguato il pericolo dell’acquaplaning, come nella zona industriale e lungo la Circonvallazione cittadina. Ma in questi casi entra in gioco lo scriteriato comportamento di chi si trova al volante e continua a spingere sul pedale dell’acceleratore come se niente fosse.
Segnalati anche anche numerosi ascensori che si sono bloccati quando sulla zona si sono abbattuti fulmini. Tante le abitazioni rimaste, nella maggior parte dei casi momentaneamente, senza corrente elettrica
Identico discorso lungo i centri della Vallata del Tronto, purtroppo non nuovi ad allagamenti e smottamenti. La bomba d’acqua, inoltre, non ha risparmiato nemmeno le frazioni di Ascoli e centri dell’entroterra, buttando giù anche rami e alberi.
La situazione è meno drastica sulla costa, anche se a San Benedetto si è già provveduto – anche in questo caso è ormai routine – a chiudere i sottopassi di viale Moretti e via Mazzocchi nel centro della città. Grossi disagi anche nella zona Agraria a Porto d’Ascoli e lungo la Statale 16 Adriatica.
Particolari problemi non vengono segnalati lungo la linea ferroviaria e l’autostrada A14.
Domani, venerdì 8 ottobre, stando alle previsioni la situazione non sarà migliore. Tanto che a San Benedetto un’ordinanza sindacale ha annullato il consueto mercato infrasettimanale del venerdì.
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