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Incidente alla Radiologia
di San Benedetto,
Cgil: «Subito macchinari nuovi»

L'INTERVENTO del sindacato funzione pubblica punta i riflettori sul problema di obsolescenza segnalato da tempo: «Non è più accettabile che si ricorra all’ennesimo intervento di manutenzione». Ed ancora: «Inammissibile vedere le sale di attesa semi deserte mentre il servizio cup dirotta i cittadini verso i privati»
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L’ingresso del “Madonna del Soccorso”

 

L’incidente nel reparto Radiologia dell’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto, dove una bombola di ossigeno – introdotta nella stanza della Risonanza Magnetica – attratta dal potente magnete è partita come un proiettile –  ha fatto scendere anche la Cgil funzione pubblica.

Senza entrare nel merito di quello che è accaduto, «frutto di un errore umano – sottolinea l’organizzazione sindacale – si vuole porre l’attenzione sulla modalità con cui l’Area Vasta intenderà affrontare e risolvere il fermo delle attività».

«A nostro avviso – si legge nella nota – non è più accettabile che si ricorra all’ennesimo intervento di manutenzione: è ormai necessario che si proceda – e con celerità – all’acquisto di una nuova strumentazione diagnostica (risonanza e tac) che sia in grado di soddisfare l’attività della Radiologia del nosocomio sambenedettese.
Ed è inammissibile per noi vedere le sale di attesa semi deserte mentre il servizio cup dirotta i cittadini verso le radiologie del privato convenzionato».

I macchinari, tra cui quello lesionato dall’impatto con la bombola, non sono nuovi. 

«Da troppo tempo ormai – ricorda a tal proposito il sindacato – la direzione di Area Vasta 5 ricorre ad interventi di manutenzione per ovviare agli innumerevoli guasti della risonanza e della tac, il cui perenne malfunzionamento mette in grave difficoltà gli operatori e tutta l’organizzazione di supporto, con conseguenze disastrose per il servizio reso all’utenza. Con Fp Cgil lo avevamo già segnalato la primavera scorsa.

Tuttavia le risposte giunte sono state troppo spesso generiche e insufficienti, ricche di promesse e scarse di risultati.

Con tale atteggiamento la direzione ha dimostrato quanto interesse nutra per il servizio che la Radiologia offre al territorio e quanto seriamente stia prendendo in considerazione una problematica che peggiora di mese in mese

Ma dopo tutte le segnalazioni fatte – si legge ancora nella nota firmata dalla segretaria Viola Rossi – anche inerenti ad altre problematiche, come quella dell’accorpamento dei reparti di chirurgia ed ortopedia, che mette in seria difficoltà gli operatori sanitari nel rispondere all’ingente richiesta proveniente dal territorio, forse è arrivato il momento di socializzare alcune questioni alla cittadinanza in modo da dare il giusto stimolo all’Area Vasta perché ponga in essere un’azione celere, puntuale ed efficiente».

 


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