di Lino Manni
L’Ascoli si è Spal… lato. Una sconfitta arrivata forse per caso, ma con un eurogol di Colombo (classe 2002 di proprietà del Milan). Sinceramente i bianconeri non hanno fatto nulla, o quasi, per vincere la partita. Un passo indietro dell’Ascoli. Sottil, sempre in piedi e agitato in panchina, ha cambiato qualcosa nell’undici titolare ma come dice il detto “cambiando l’ordine degli addendi la somma non cambia”.
Speravo in Sabiri ma diciamo che ancora non è al top. Nel primo tempo mi sono quasi annoiato. Alla fine le due sberle di Maistro mi hanno scosso dal divano, ma è stato solo un fuoco di paglia.
Nella ripresa speravo in qualcosa di più, anche dal punto di vista del gioco. E invece no. Poi il gol del centravanti della Spal Colombo ha in pratica messo la parola fine sulla gara. Fino alla fine è emersa l’incapacità dell’Ascoli a creare azioni degne di nota. Si va avanti con azioni personali ma il più delle volte si andava a sbattere contro il muro difensivo della Spal.
Con un arbitro come Miele, che non ha speso bene tutti cartellini dati, speravo potesse finire in… dolcezza ed invece è finita tra i fischi dei tifosi. Non è certo un buon momento per l’Ascoli. C’è molto da lavorare ma fortunatamente un po’ di punti sono stati fatti e ancora possiamo “vivere” con questi risparmi.
L’unica cosa bella della partita i 150 ragazzi e bambini dell’attività di base dell’Ascoli presenti nella Tribuna Mazzone ad incitare la squadra. Si dice che le sconfitte aiutano a crescere. Lo spero per loro che hanno una vita, tante aspirazioni e tanti sogni davanti.
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