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Giunta Spazzafumo, manca la delega
a “Decentramento e Partecipazione”:
Quartieri dimenticati?

SAN BENEDETTO - Nella distribuzione dei compiti ai nuovi assessori spicca l’assenza del ruolo di connessione tra Comune e Comitati di quartiere. Formalmente, l’incarico è nelle mani del sindaco, ma questa lacuna rischia di far discutere
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Spazzafumo e i suoi assessori

 

di Marco Braccetti

 

Analizzando la distribuzione delle deleghe all’interno della nuova giunta comunale di San Benedetto, balza all’occhio una mancanza. Non è presente l’assessorato “Decentramento e Partecipazione” che, tra i suoi principali compiti, ha quello di gestire i rapporti tra il Comune ed i 16 Comitati di quartiere sambenedettesi. Nelle ultime fasi della precedente Amministrazione a guida Pasqualino Piunti, questa delega era gestita da Pierfrancesco Troli. Mentre nel Gaspari-bis l’incarico venne affidato a Luca Spadoni.

L’assessore Sanguigni

In genere questo incarico viene conferito a chi conosce bene la macchina delle associazioni zonali. L’ex assessore Troli, ad esempio, è stato presidente del Comitato di quartiere Marina Centro. La giunta Spazzafumo avrebbe una figura perfetta al suo interno, ossia il giovane neo-assessore al Sociale, Andrea Sanguigni, apprezzato ex presidente del Ponterotto.

Come mai, dunque, questa lacuna? Certo, come chiarito nell’atto di nomina firmato dal primo cittadino Antonio Spazzafumo «le materie non delegate espressamente agli Assessori rimangono in carico al sindaco». Dunque, d’ora in avanti, i rapporti con i Quartieri sarebbero gestiti direttamente dal nuovo sindaco. Intanto, però, quest’assenza non può non essere notata. Anche perché, nel programma elettorale della coalizione civica oggi al governo della città c’è un intero capitolo dedicato alla “Partecipazione”.

“Questo gruppo civico – è scritto nel programma – crede molto nel coinvolgimento della comunità locale, oltre che in un rinnovato protagonismo ed impegno dei comitati di quartiere sia come contributo al processo decisionale e di co-progettazione, per una città più vivace, virtuosa e inclusiva, capace di ascoltare e dare risposta ai bisogni dei cittadini e rispettosa del territorio, dei beni comuni e della salute, volano di nuove opportunità e promotrice di benessere e di crescita culturale; sia come vicinanza della nuova Amministrazione alla propria comunità in termini di trasparenza e ascolto”.

Il sindaco Spazzafumo

Il documento programmatico indica anche alcune misure da intraprendere e su queste, nei prossimi mesi, si potrà valutare concretamente l’azione della nuova Amministrazione municipale:

  • individuazione di nuovi strumenti e pratiche di partecipazione per favorire senso civico e ritrovare

senso di appartenenza;

  • promozione di tavoli e gruppi partecipati con i cittadini e i portatori di interesse locali come

momenti dedicati all’elaborazione e partecipazione decisionale delle politiche per la città;

  • attivazione di un Urban Center come luogo di discussione per la città sulla città e “connettore”

tra le esigenze del territorio e le risposte che il territorio stesso può offrire. L’Urban Center

dovrà avere una propria autonomia rispetto alla struttura comunale, all’interno del quale si

porteranno attività finalizzate all’informazione e all’approfondimenti dei temi di interesse della

città;

  • avviamento del “bilancio comunale partecipato” anche attraverso l’attivo coinvolgimento dei

comitati di quartiere quale migliore organo di prossimità per interpretare le reali esigenze dei

cittadini e della città;

  • coinvolgimento attivo dei cittadini nella gestione dei beni comuni e degli spazi pubblici (Istituzione

dei patti di collaborazione).

Esperienza e gioventù, ecco la Giunta Spazzafumo (Le foto dei magnifici 7)


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