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Addio all’avvocato Romanucci, aveva 93 anni:
grande avvocato, politico
e difensore della montagna

ASCOLI - Gli amici gli potranno dare l'ultimo saluto domani martedì 2 novembre nella Casa Funeraria Damiani. E' stato prima consigliere comunale poi consigliere regionale. Una figura di grande spessore culturale. Grave perdita per la città. Lascia la moglie Elvira e i figli Paola e Stefano
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Grande avvocato (amministrativista), tra i più preparati in assoluto, politico con una visione delle cose sempre molto avanzata e una passione infinita per la montagna. Ecco, in sintesi, chi era l’avvocato ascolano Luigi Romanucci, Gigi per tutti, che si è spento a 93 anni.

Luigi Romanucci

La camera ardente sarà allestita domani martedì 2 novembre nella Casa Funeraria Damiani in via dell’Aspo 78. Dalle 9 in poi i tanti amici potranno dare un ultimo saluto all’avvocato Luigi Romanucci che lascia la moglie Elvira Vecchiotti, ex insegnante, la figlia Paola, avvocato anche lei nello studio del padre ed ex presidente del Cai, e il figlio Stefano Vigile del Fuoco.

Luigi Romanucci è stato tra gli anni Settanta e Ottanta prima consigliere comunale di Ascoli poi consigliere regionale per il Pci  portando sempre un bagaglio di conoscenze tecniche e di lungimiranza come pochi. Una persona molto aperta, spirito indipendente, amica di tutti, sempre avanti rispetto ai tempi e incessantemente impegnato sui problemi del territorio.

È stato uno strenuo difensore del patrimonio montano dei Sibillini e della Laga. La montagna era la sua vita. Insieme all’avvocato Gianni Lattanzi, il suo studio legale, nella Galleria Alesi, è stato un punto di riferimento e di formazione per tanti giovani avvocati che poi hanno fatto una prestigiosa carriera. La città di Ascoli perde con Luigi Romanucci una figura di altissimo spessore culturale. E’ stato, ad esempio, uno dei primi a capire le grandi qualità artistiche di Tullio Pericoli. Un esempio di rigore morale e capacità professionale.

«Compagno straordinario, generoso, unico, che ha insegnato a tutti noi – lo ricorda l’ingegner Rolando Mariani ex consigliere comunale – i valori della democrazia, del rispetto personale, dell’amore per la politica alta, per l’impegno nella città. E stato sempre dalla parte dei più deboli. Da oggi siamo tutti orfani di una guida fraterna, saggia, acuta, amorevole e gioiosa».

Anche se costretto a casa dall’età, è stato sino all’ultimo lucido e molto molto attivo anche sui social. Le sue osservazioni erano sempre acute.

Alla famiglia Romanucci le condoglianze più sentite anche da parte della Redazione di “Cronache Picene”.


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