di Lino Manni
E’ stata dura e faticosa, ma alla fine il pareggio si può accettare. Un punto per uno non fa male a nessuno, e uno è meglio che niente. Per fortuna l’ottobre rosso dell’Ascoli è ormai alle spalle: 4 partite, una miseria di punti: solo 2. Mettiamola come ci pare, ma alla fine uscire imbattuti dal campo della capolista Pisa ci si può ritenere soddisfatti. Per il Pisa era la partita della ripartenza dopo due pareggi per 1-1. Per l’Ascoli la partita del riscatto viste le ultime due sconfitte.
Sottil ha schierato una formazione con tanta qualità in campo, formazione di belle speranze e anche di aspettative. Il Pisa, in una posizione di classifica inattesa, non è superiore all’Ascoli, tuttavia è andata per primo in rete. Lucca ha vinto la gara di sportellate con Avlonitis ed ha trovato il tacco d’oro di Masucci. Un gol che ha dato una scossa alla gara.
Al tacco del Pisa ha risposto l’Ascoli con una… ascella. Sul cross di D’Orazio, Leverbe ha toccato col braccio e c’è voluto un Var di quasi due minuti per consentire all’arbitro di indicare il dischetto di rigore. Ho sudato sul tiro di Dionisi che ha però realizzato il sesto gol stagionale, numero 109 in B.
Secondo tempo più tranquillo, con tanti cambi. Pensavo nel colpaccio, e mi è tornato in mente un Pisa-Ascoli 0-1 con un gol di Pino Greco. Altri tempi.
Questo Ascoli è ancora troppo lento e macchinoso e non riesce a chiudere le azioni come vorrebbe. Troppi errori nei fraseggi ma anche tanta buona volontà, ma si fa davvero fatica a concludere in porta.
Alla fine, insomma, accontentiamoci. Con la speranza che arrivino tempi migliori.
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