di Salvatore Mastropietro
Dopo un mese e mezzo l’Ascoli riesce a tornare al successo e lo fa mettendo in mostra tutto il meglio e anche il peggio di sé. Dopo un primo tempo dominato in lungo e in largo e concluso sul 2-0 (con un gol annullato a Salvi dal VAR per un leggero fuorigioco), nella ripresa il Vicenza è uscito fuori accorciando le distanze e provando a pareggiarla fino alla fine. Per fortuna alla fine sono arrivati i tre punti, cosa mai scontata in una partita di Serie B.
Nonostante il calo di prestazione e di concentrazione della ripresa, per mister Sottil le sensazioni sono comunque positive dopo il 2-1 odierno: «La vittoria mancava da troppo tempo, soprattutto in casa davanti ai nostri tifosi. Conquistarla è fondamentale per noi, per i tifosi, per l’ambiente. La volevamo fortemente e l’abbiamo ottenuta con una grande prestazione dall’inizio alla fine contro un avversario comunque tosto e con qualità. Non era facile e il campo ha detto che l’Ascoli ha meritato ampiamente la vittoria».
Nel primo tempo il passivo per il Vicenza poteva essere anche maggiore: «Il gol di Salvi è stato annullato, c’era Dionisi in fuorigioco all’inizio dell’azione. Prima avevamo anche colpito una trasversa, quindi potevamo andare a riposo tranquillamente sul 3-0. A livello psicologico ci ha messo un po’ in difficoltà il loro gol del 2-1, lì è subentrata un po’ di paura di non vincerla. Ho visto comunque una grandissima reazione, chi è entrato ha dato un grandissimo contributo come sempre. Se tutti quanti facciamo questo tipo di performance allora ci possiamo togliere grandissime soddisfazioni».
Sul calo fisico e di concentrazione: «Alcuni sono scesi un po’ fisicamente, penso ad esempio a Sabiri e Iliev. Dionisi non dimentichiamoci che ha 34 anni ed era anche diffidato, quindi l’ho tolto. Maistro ha preso una ginocchiata al vasto mediale, ma si sta meritando la continuità che gli sto dando. Tutti questi elementi più la paura di non vincerla hanno contribuito, ma non scordiamoci che davanti avevamo una squadra che si è buttata davanti e ha messo in campo punte».
La vittoria di oggi arriva al termine di una settimana particolare, visti i tre casi di Covid riscontrati nel gruppo squadra nella giornata di mercoledì: «Questi tre punti hanno un sapore maggiore perché ci siamo compattati tutti quanti. La grande vicinanza del patron a me e alla squadra, così come quella del direttore Valentini, ci ha aiutato a fare quadrato. E’ venuto fuori lo spirito battagliero e tra Pisa e oggi si è visto l’Ascoli che mi piace. Nelle avversità può accadere che ti sciogli completamente, ma se hai valori umani e attaccamento ai colori vieni fuori ancora di più».
Sulla sostituzione di Sabiri, che ha fatto abbassare un po’ il tasso tecnico del centrocampo: «L’ho tolto perché ho deciso di restare con lo stesso modulo, cambiando degli interpreti. Bidaoui ci dà grandissimo equilibrio per la sua capacità nel fare diagonali enormi. Poi c’era Diaw più aperto ed ho dovuto mettere Quaranta per marcarlo meglio. Ho optato per un centrocampo di corsa, Saric ha fatto quel ruolo per tanti anni e oggi l’ha fatto vedere».
Adesso arriva la sosta, che spezza un po’ il ritmo acquisito dall’Ascoli nelle ultime due partite: «A me la sosta piace sempre poco, ma è vero che abbiamo qualche acciacco e qualche giocatore che deve ancora trovare la forma migliore. Ne approfitteremo per tornare al topo al rientro in campo. Purtroppo Iliev parte per la Nazionale, quando ti alleni e giochi vengono fuori performance come quella di oggi».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati