di Salvatore Mastropietro
Aveva già agganciato la vetta con il gol siglato a Pisa. Adesso Federico Dionisi, in attesa che i suoi “concorrenti” scendano in campo nella giornata di domani, è da solo in cima alla classifica marcatori. Il capitano bianconero è sempre più un fattore decisivo e imprescindibile per l’Ascoli, come confermato – se mai ce ne fosse bisogno – anche oggi nel match contro il Vicenza.
In conferenza stampa Dionisi ha parlato di questo ed altro, mettendo davanti a tutto il risultato della squadra tornata al successo oggi dopo sei partite di digiuno: «Io capocannoniere? Abbiamo vinto, ci sono i sorrisi e l’entusiasmo. Abbiamo sofferto più del dovuto, ma ci può stare visto la vittoria non arrivava da tanto. Sono contento per la gioia personale, fa piacere fare gol e aiutare la squadra. Un attaccante come me vive di queste cose, ma il piacere più grande è vedere compagni che lottano e si sacrificano».
«Fare gol sotto i nostri tifosi – ha continuato – è una gioia immensa. Venivamo da una settimana particolare per via del Covid, ma noi siamo questi e rimaniamo uniti e concentrati. Se è questo lo spirito sicuramente ci toglieremo soddisfazioni. Io e Iliev? Con lui cambia il mio modo di giocare, sono più libero di svariare. Se ho qualche rammarico è quello di non aver fatto il secondo gol. Ora ricarichiamo le pile e andiamo avanti».
Tra gli aspetti positivi della partita odierna c’è anche la prestazione di Alessandro Salvi, che dopo un inizio a rilento sta pian piano salendo di rendimento: «Sono un po’ dispiaciuto per il gol annullato, in campo non capivo ma parlando con gli arbitri mi hanno spiegato che c’era un fuorigioco di Dionisi molto prima. Peccato, ma l’importante era ritrovare i tre punti. Sono in crescita, venivo da un periodo di lunga inattività e pian piano mi sto riprendendo. Spero di fare altrettante prestazioni così, sto bene e per ora non ho problemi fisici. Il loro gol? Forse eravamo posizionati un pochino male sul cross, ma in settimana lo analizzeremo. La vittoria di oggi porta entusiasmo, non so dove possiamo arrivare ma sicuramente possiamo fare bene».
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