«Stiamo assistendo in questi giorni a una vera campagna di disinformazione da parte della Sinistra per mano dei propri esponenti circa le dinamiche della nostra Provincia».
Lo dice la consigliera provinciale Giovanna Angelici, che aggiunge: «La consigliera regionale Anna Casini e tutti i componenti di maggioranza provinciale, prima di accusare la minoranza, spieghino ai cittadini come mai il bilancio di previsione – strumento base per il funzionamento dell’ente, che va approvato entro il 31 dicembre, termine prorogato fino a luglio – a novembre non è stato ancora approvato. Quasi un anno di ritardo. Ora si ricordano della neve e delle strade ma non dicono che fino ad oggi, senza bilancio approvato, di fatto l’ente è stato ingessato, costretto alla gestione provvisoria con impegni in dodicesimi. Tra l’altro spieghino anche il motivo della revoca dell’incarico al dirigente del servizio proprio da luglio quando il bilancio doveva essere approvato. L’aver protratto l’approvazione oltre la scadenze delle amministrative, quando era prevedibile uno scenario di non riconferma da parte di alcuni componenti, in primis il Presidente, che tra l’altro non ha mai nominato un vice, denota una conclamata manifestazione d’incapacità.
Da ultimo – aggiunge la Angelici – il teatrino andato in scesa per mano del segretario provinciale della nomina e poi revoca del consigliere Capriotti, per un errore sui calcoli di preferenza, è la dimostrazione dell’incapacità espressa dalla compagine di maggioranza. Valutate le condizioni che si sono venute a creare siamo convinti che la nostra scelta sia un vero e proprio atto di responsabilità e che la miglior garanzia per la nostra Provincia sia proprio l’intervento del prefetto che, come da normativa, ha tutti gli strumenti per approvare il bilancio con tutti i controlli del caso e traghettare questo Ente alle prossime ed imminenti elezioni e non certo perseverare con una gestione che ha già dimostrato di essere fallimentare e che oggi si ritrova, tra l’altro, con una maggioranza talmente risicata e palesemente non in grado di garantire i presupposti minimi delle regole democratiche».
Consiglio provinciale: assenti Angelici, Capriotti e Seghetti
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