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Vaccini, nel Piceno l’80% con doppia dose
«Enorme flessione dopo l’estate, confido
nelle cure con anticorpi monoclonali»

CORONAVIRUS - La provincia di Ascoli è seconda in regione. L'assessore Saltamartini: «Rispetto l'idea di chi non vuole vaccinarsi anche se è ancora lo strumento principe. Terze somministrazioni a rilento». Sui posti letto in area medica: «Situazione sotto controllo, ma soprattutto i reparti intensivi tolgono risorse ad altre cure»
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Vaccini, nella provincia di Ascoli ha ricevuto due dosi il 78,8% delle popolazione vaccinabile.

Il dato è stato fornito dalla Regione su richiesta di Cronache Maceratesi. La provincia che ha il maggior numero di vaccinazioni è quella di Ancona (82,8%), seguita da quella di Ascoli con il 78,8% e poi da quella di Pesaro con il 76,2% e da Fermo con il 77,1%, il Maceratese fanalino di cosa con il 71,4% delle persone.

«Dopo l’estate c’è stata una flessione enorme all’accesso alle vaccinazioni – spiega l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini – ritengo che sia ancora lo strumento principe ma rispetto l’idea di chi non ritiene di vaccinarsi e a questo riguardo per chi dovesse avere il Covid abbiamo cure con anticorpi monoclonali». Il Pd aveva nuovamente accusato la Giunta regionale di ammiccamenti ai no vax (leggi l’articolo)

Vaccini e terza dose: «A rilento – è sempre l’assessore Saltamartini, in una dichiarazione rilasciata a Cronache Picene -. Siamo stati tra i primi in Italia ad affermarci nel rapporto tra dosi somministrate e dosi consegnate. Abbiamo utilizzato la macchina a pieno regime. Poi, dall’estate, sempre meno persone si vaccinano. L’esempio emblematico è rappresentato dalla campagna vaccinale per le terze dosi, nelle  Rsa e case di riposo: c’è bisogno del consenso che tarda ad arrivare».

I contagi nell’ultima settimana sono in aumento. Dal primo novembre la provincia che ha avuto più casi di persone positive al Covid è quella di Pesaro con 290 contagiati. A seguire c’è la provincia di Ancona con 251. Segue la provincia di Fermo con 151, Macerata con 141, e Ascoli con 125.

Nelle Marche, in seguito all’aumento dei contagi, due parametri sono da zona gialla. Si tratta di quello del tasso di incidenza cumulativo ogni 100.000 abitanti, che è arrivato a 66,27, e quello delle terapie intensive che supera il 10%.

C’è però un terzo parametro, quello dei posti letto totali occupati, in tutta l’area medica. «Nell’area medica siamo ancora sotto e la situazione è monitorata – dice Saltamartini -. Siamo consapevoli del fatto che dobbiamo corroborare un percorso per i richiami della terza dose e nel caso di sintomi con le cure con gli anticorpi monoclonali».

«A preoccuparmi – aggiunge Saltamartini – in questa fase in cui ancora i nostri reparti Covid non sono saturi, è il fatto che il virus assorbe medici e infermieri dalla cura di altre malattie. Nelle Rianimazioni dedicate a pazienti contagiati, lavorano anestesisti, pneumologi, cardiologi. E’ un reparto di cure complesse».



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