La segreteria generale del sindacato di Polizia Sap ha scritto al Dipartimento di Pubblica Sicurezza per la chiusura della sala operativa della Questura di Ascoli.
«Un’ulteriore spiacevole vicenda che ci lasciati esterrefatti» scrive in una nota il Sap nazionale, investendo in pieno anche segreteria provinciale di Ascoli rappresentata da Massimiliano d’Eramo.
E prosegue: «Il questore di Ascoli, a seguito della improvvisa malattia di un operatore di Volante, ha deciso di chiudere la sala operativa della Questura mantenendo aperta, ad ausilio delle Volanti di tutta la provincia, la sala radio del Commissariato di San Benedetto. Il tutto affidando ad un solo agente, con un background esperienziale in materia non ancora avanzato, la difficile mole di lavoro che era in carico alla sala operativa di Ascoli. Ciò nonostante la disponibilità di un collega della Volante che si era offerto volontariamente di prolungare il proprio servizio in straordinario emergente dopo aver smontato all’una di notte».
«Tale decisione – prosegue il Sap – ha comportato la chiusura del servizio “Youpol” per la provincia di Ascoli e del “canale 113” ad uso degli utenti con disabilità uditiva. Ma ciò che più ci lascia sgomenti è il rischio cui è stato esposto il personale della Volante operante su Ascoli viste le difficoltà di ricezione e trasmissione con la sala radio di San Benedetto che dista circa 30 km. Senza considerare che i cittadini che fanno riferimento alla sala operativa di Ascoli e ai servizi di sicurezza fino ad oggi garantiti, avrebbero potuto trovarsi in serie difficoltà».
Queste le parole di Stefano Paoloni, segretario nazionale del Sap: «Ci si accorge di certe “scelte errate” solo nel momento in cui accade qualcosa. Questa non è una narrativa di prevenzione, ma bensì una narrativa sbagliata e rischiosa oltremodo. Riteniamo discutibile e pericolosa la chiusura, anche temporanea, di un ufficio vitale per l’operatività di tutti i servizi di Polizia e assolutamente necessario per la sicurezza del personale e dell’intera cittadinanza».
Il Sap sottolinea poi che la sala operativa, cuore di coordinamento di qualsiasi intervento di soccorso pubblico, a differenza della sala radio, è allestita con tecnologie tali da permettere interventi efficaci e coordinati ad esempio anche con il 118 (ambulanze) o il 115 (Vigili del fuoco).
«E’ illogico spostare la sala operativa a San Benedetto – dice il segretario provinciale Massimiliano d’Eramo – dove la sala radio non dispone di tutte le tecnologie e dell’organizzazione presenti in una sala operativa. In questo modo viene a mancare il “cuore” e il “cervello” di tutti gli interventi di soccorso pubblico».
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