«Non comprendo quali siano le ragioni che, ormai da giorni, in coincidenza con la crescita del numero dei contagiati dal Covid, spingono il presidente Acquaroli a intensificare messaggi che sollevano dubbi sull’utilità dei vaccini».
Comincia così l’intervento di Maurizio Mangialardi, capogruppo Pd in Regione, molto critico nei confronti del governatore in materia di gestione della pandemia. Qualche giorno fa Acquaroli aveva mostrato dubbi sull’utilità del green pass, sottolineando anche come nelle Marche «circa il 47-48% dei positivi è vaccinato con doppia dose» (leggi qui).
«L’ultimo, in ordine di tempo, è la clamorosa presa di posizione attinta a piene mani dalla più becera propaganda No Vax, secondo cui il fatto che nelle Marche cresca il numero dei pazienti Covid vaccinati dovrebbe far riflettere sulla reale protezione del vaccino -prosegue l’esponente dem-. In realtà, come noto fin dall’inizio, il vaccino non copre totalmente dal contagio ma permette di abbattere il rischio di gravi conseguenze sulla salute di chi contrae il virus depotenziando significativamente i suoi effetti. La verità è che il dato che dovrebbe dare chiunque si ritenga intellettualmente onesto è che il 100% dei non vaccinati può contagiarsi con un’altissima probabilità di finire in terapia intensiva e tutto ciò che ne consegue».
«Sostenere come fa Acquaroli – rincara Mangialardi – che i dati vanno “letti scevri da condizionamenti e appartenenti a teorie specifiche” è invece di una gravità inaudita perché si mette sullo stesso piano la scienza e il delirante complottismo dei No Vax, legittimando quest’ultimo a discapito della prima. E se, come lamenta senza vergogna il presidente, oggi nelle Marche abbiamo ancora il 20% di non vaccinati che rischiano di portare a breve la regione in zona gialla o peggio, è proprio perché ci sono persone come lui, che pur ricoprendo un ruolo istituzionale di primo piano, non ha mai speso una parola per incentivare la vaccinazione dei marchigiani, e anzi ha preferito offrire sponda ai movimenti negazionisti, obbedendo pedissequamente agli ordini impartiti dalla sua leader Giorgia Meloni».
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