Il covid non è l’unico virus in circolazione ed in grado di manifestare i suoi effetti peggiori, soprattutto tra la popolazione fragile. C’è anche l’influenza che, già in tempi “normali”, poteva considerarsi pericolosa per anziani e immunodepressi.
«La combinazione di infezione da coronavirus e influenza amplifica la virulenza della malattia», afferma il dottor Claudio Angelini, direttore del Servizio Igiene e Sanità pubblica dell’Area Vasta 5, che in questi giorni sta coordinando anche la campagna vaccinale antinfluenzale.
«Abbiamo già consegnato ai medici di Medicina Generale, che li hanno già somministrati, 22.000 dosi di un farmaco “adiuvato” – spiega il direttore del Sisp – si tratta di un tetravalente, cioè efficace contro i 4 possibili ceppi, e potenziato, rivolto agli over 65 e, preferibilmente agli over 75.
Lo stesso farmaco è stato proposto nei punti vaccino per la popolazione, per due giorni, la scorsa settimana. Ne sono state somministrate circa 180 dosi, tra Ascoli e San Benedetto».
Ma l’antinfluenzale è altamente consigliato dai medici per tutte le fasce d’età, adesso, «anche per permettere, nel caso si manifestino i sintomi, di fare una diagnosi differenziale, escludendo l’influenza nel caso di vaccinati, appunto, contro l’influenza», rimarca il dottor Angelini.
«Il 18 novembre – annuncia – arriverà nell’Area Vasta 5 la prima metà delle 50.000 dosi di un altro tipo di farmaco, sempre tetravalente, adatto a tutte le fasce di età. Il 23 novembre il saldo.
Anche in questo caso, la somministrazione sarà a cura dei medici di famiglia.
In vaccino antinfluenzale «può essere fatto da 6 mesi di vita in poi – sono sempre le parole di Angelini – e anche alle donne in stato di gravidanza. Insieme al vaccino anti covid, oppure in un altro momento. Non fa differenza. L’importante è farlo».
m.n.g.
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