L’approvazione del bilancio non ha sanato tutti i mali della Provincia di Ascoli. Ieri, 19 novembre, si è riunita l’assemblea a per dare corso all’adempimento (sono anche stati approvato i 18 milioni di euro per la messa in sicurezza di scuole superiori di Ascoli, San Benedetto, Grottammare e Cupra) e che ha incontrato numerosi ostacoli: riunioni nulle per mancanza del numero legale, tre cambi al vertice e lo spettro del commissariamento. Che non è ancora scongiurato.
La seduta si è sciolta con le dimissioni dei tre consiglieri minoranza, Luigi Capriotti, Giovanna Angelici e Piera Seghetti. Restano in carica Stefano Novelli, Pierpaolo Rosetti e Isabella Bosano, al momento.
Si è invece preso il weekend per decidere se seguirli sulla stessa strada Daniele Tonelli, a cui è stato affidato il ruolo di “traghettatore”, fino alle nuove elezioni del 18 dicembre.
Sulla questione, intervengono Maria Stella Origlia (Italia Viva del Piceno) e Stefano Giammarini (Prospettiva Popolare Ascoli), secondo i quali «è imprescindibile lavorare per la costruzione di un’ampia convergenza delle forze politiche sui programmi e sui progetti da mettere in atto.
La politica – si legge in una nota congiunta – non può derogare le sfide che ci attendono, anche in previsione del Pnrr che potrebbe portare sul territorio finanziamenti utili alla realizzazione di infrastrutture importanti e necessarie per tutta la comunità.
Siamo per la politica, nemica del populismo, siamo per il riformismo soprattutto nei fatti e nei metodi. E auspichiamo che, in questa sfida, si vedano partecipi tutte le forze progressiste, il civismo, i movimenti politici che si riconoscono in una coalizione che sappia rappresentare il centrosinistra, allargato a tutte le forze moderate e civiche, non estremiste, che in questo difficile momento politico operano anche nel panorama nazionale».
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