di Salvatore Mastropietro
La sconfitta di domenica scorsa contro la capolista Trastevere ha lasciato un po’ di amaro in bocca in casa Porto d’Ascoli, ma ha dato ulteriore consapevolezza a tutto l’ambiente di potersela giocare su ogni campo, anche su quelli più ostici della categoria. I numeri di questa prima parte di campionato – alla prima storica stagione nel campionato di Serie D – parlano chiaro: quarta posizione in classifica con 17 punti conquistati in dieci partite disputate. A coronare il tutto anche la vittoria nell’inedita stracittadina contro la Sambenedettese. La strada è ancora lunga, ma quanto fatto vedere finora lascia ben sperare.
Di questo ed altro abbiamo parlato con Pierluigi Traini, direttore generale e responsabile dell’area tecnica del Porto d’Ascoli, il cui parere su questi primi due mesi di campionato non può che essere positivo: «Chiaramente in società siamo tutti felici di tutto quello che stiamo facendo. Per noi la Serie D era una cosa nuova, non neghiamo che avevamo dei timori, ma siamo riusciti a compattarci e a darci un’organizzazione adeguata a questo campionato. La squadra ha dato e continua a dare dimostrazione di essere pronta per questi livelli e i dati positivi raccolti finora ci fanno anche ben sperare per il futuro. Tuttavia dobbiamo aspettarci che potrebbero arrivare tempi più difficili perché abbiamo capito che questo è un campionato davvero complicato».
Gli ottimi risultati raccolti sul campo sono il frutto di una squadra costruita da un mix tra esperti e giovani: «Noi pensiamo che questo tipo di mix sia l’ideale per la costruzione di una squadra di calcio. In campo c’è bisogno dell’imprevedibilità dei ragazzi e allo stesso tempo dell’esperienza dei più esperti. Dal punto di vista dei giovani abbiamo mantenuto un approccio già adottato nella scorsa stagione, continuando su questa linea e mantenendo in rosa tutti quelli che si erano messi in evidenza. A loro ne abbiamo aggiunti altri compatibilmente con i regolamenti della Serie D sugli under da schierare».
Come momentanea ciliegina sulla torta del lavoro con i giovani c’è stata la convocazione del centrocampista classe 2003 Alessandro Evangelisti all’interno della Rappresentativa Nazionale Under 18 della Lega Nazionale Dilettanti: «Siamo orgogliosi che Evangelisti sia riuscito a raggiungere questo traguardo. E’ un risultato che dà lustro a tutto il lavoro svolto con il settore giovanile. Mi auguro che continui così e soprattutto che non sia l’unico dei nostri giovani a togliersi queste soddisfazioni».
Adesso domenica al “Riviera delle Palme” arriva la Recanatese seconda in classifica, dopo gli impegni già affrontati contro altre due corazzate come Pineto e Trastevere: «Da quando sono usciti i calendari sapevamo che ci avrebbe atteso un trittico impegnativo. Due settimane fa abbiamo superato bene il Pineto, purtroppo da Roma non abbiamo portato a casa punti e c’è un po’ di rammarico per i minuti finali. La Recanatese insieme a queste due è quella più accreditata per arrivare in fondo, hanno elementi di categoria superiore e lo stanno dimostrando. In questa settimana i ragazzi e lo staff tecnico si sono preparati bene a questa partita».
Chiosa finale sul mese di dicembre, che nel mondo dei dilettanti equivale a calciomercato: «Dicembre è mese di mercato e io dico purtroppo. Penso che tenere aperta la sessione durante il campionato non sia mai l’ideale all’interno di una squadra di calcio. Secondo noi l’organico a disposizione è ampio e completo, ma faremo un piano con tutto lo staff e ci guarderemo intorno per valutare eventuali occasioni».
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