di Maria Nerina Galiè
Istituzioni locali e regionali, presidi ed esponenti del tessuto economico del Piceno hanno plaudito al nuovo corso di laurea “Sistemi Agricoli Innovativi”, con sede ad Ascoli, del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali dell’Università Politecnica delle Marche.
Oggi, lunedì 29 novembre, l’inaugurazione e, come è accaduto per Fisioterapia, il rettore di Univpm Gian Luca Gregori, ascolano, ha fatto da moderatore agli interventi che si sono succeduti, nella mattinata, «in un clima di festa e soddisfazione», sono state le parole del rettore che ha spiegato come il corso s’innesta in una «logica di connessione fortissima con le altre scuole del territorio». (Nel video le sue dichiarazioni complete).
Al centro dell’evento, i ragazzi, lavoratori di domani che avranno l’occasione di ampliare la loro offerta formativa allineandosi alle richieste del territorio proiettato verso il rilancio anche attraverso la filiera agroalimentare.
Il lavoro di squadra, già presentato dal presidente del Consorzio universitario piceno, Achille Buonfigli, a Cronache Picene, è stato esaltato da tutti gli intervenuti. A partire dal sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti: «Questo percorso formativo si rivelerà strategicamente importante non solo per il Piceno. Si tratta di un corso del tutto nuovo ed è un’attrattiva per tutto il centro Italia, contribuendo al percorso che vede Ascoli città metromontana. Guardando al futuro, i soldi per le case non serviranno a nulla se accanto non c’è lo sviluppo socio economico. Ascoli sta investendo tanto sulla formazione e continueremo al fine di implementare lo sbocco occupazionale».
L’impegno della Regione Marche, nell’attivazione del corso, a cominciare dalla sede – gli ex uffici della Provincia – sono stati ricordati dall’assessore Giorgia Latini: «Il Piceno diventerà punto riferimento dei sistemi agricoli innovativi. Non è un caso che il corso è stato citato anche dal Sole 24ore. Sul fronte dell’agricoltura, la Regione ha messo a disposizione bandi per un milione e mezzo e se ne prevedono altri».
Il collega Guido Castelli, in collegamento da ciò che ha simpaticamente definito «le mie prigioni», costretto dalla positività al Covid, ha tenuto a rimarcare il ruolo, accanto all’impegno, del rettore Gregori: «la sua impostazione sta dando effetti positivi all’intero sistema regionale».
Ed ancora Castelli: «Una simile pluralità di persone che ruotano intorno a tali progetti, conferiscono solide prospettive per il futuro. Riavere la facoltà di Agraria non è solo una riconquista, è un modello, un unicum che consente a ragazzi e famiglie di iniziare un percorso dalle superiori all’Università».
L’assessore regionale al Bilancio ha poi ricordato «l’impegno della Regione nel creare attrattive, attraverso aiuti agli studenti. Dai Pnrr arriveranno 500 milioni per i prossimi 5 anni per le borse di studio e 960 milioni per lo Student Housing».
Un Polo d’istruzione, che vede una variegata offerta di scuole superiori, dall’Istituto Agrario “Ulpiani” all’Iis “Fermi Ceci Sacconi”, passando per il “Mazzocchi”, rappresentati dai presidi Rosanna Moretti, Ado Evangelisti e Nazario D’Amato, è stata un’altra caratteristica strategica della nuova offerta formativa ascolana, sottolineata da Achille Buonfigli: «Una giornata come quella di oggi è un punto di partenza, non di arrivo, per diventare centro di formazione per la diffusione delle conoscenze agricole, avvalorando la competitività per la compresenza delle altre scuole, dove poter sviluppare tecnologie e culture specifiche».
«La tradizione agricola – ha detto Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio Marche – è radicata nel piceno e rappresenta un valore aggiunto per l’economia. Sono tante le imprese interessate».
«Il nuovo corso universitario – sono state le parole di Angelo Davide Galeati, presidente della Fondazione Carisap che pure ha contribuito nell’impresa – genera in me grandi aspettative. Alla fondazione spetta il compito di chiudere il cerchio. L’esempio è l’acceleratore di start up, che stiamo elaborando, e potrà riguardare tutto
quello che nascerà all’interno questa nuova struttura».
Soddisfazione è stata espressa anche dai rappresentanti di Univpm, Davide Neri direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali, Nunzio Isidoro direttore dell’Azienda Agraria, e Franco Capocasa presidente del corso di Laurea in Sistemi Agricoli Innovativi che hanno garantito la presenza «di ricercatori in pianta stabile, per momenti di confronto con gli studenti». E sottolineato «la concatenazione tra formazione e parte applicativa, economicamente importante, del corso».
Visibilmente emozionata la preside dell’Ulpiani, vicini di casa ma anche d’intenti, del nuovo corso di laurea: «L’Ulpiani è una grande realtà delle Marche, dall’alto dei suoi 140 anni nel 2022. Mancava l’ultimo tassello, per completare il percorso formativo nella filiera agroalimentare, quello universitario appunto».
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