Provincia, ora è ufficiale:
esclusa la lista di centrodestra
«Non c’è rappresentanza di genere»

Era ufficioso, adesso è ufficiale: l’Ufficio Elettorale Provinciale escluso dalla tornata del 18 dicembre prossimo la lista “L’Altra Provincia Ascoli Piceno”. La decisione arriva “in quanto non è stata osservata la disposizione dettata in materia di rappresentanza di genere nelle liste dei candidati alla carica di consigliere provinciale. L’ufficio ha infatti riscontrato che in tale lista, su un totale di cinque candidati presentati, sono presenti quattro uomini e una donna”. 

La sede della Provincia

Dunque, alle elezioni per il rinnovo della Provincia concorrerà una sola lista, ovvero quella che fa capo al sindaco di Monteprandone Sergio Loggi, unico candidato alla presidenza, supportato da “Insieme per il Piceno con Loggi”.

La motivazione. “Dato che nelle liste nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al 60% del numero dei candidati, con arrotondamento all’unità superiore qualora il numero dei candidati del sesso meno rappresentato contenga una cifra decimale inferiore a 50 centesimi, l’ufficio ha proceduto, come previsto dalla citata norma, alla cancellazione dell’ultimo della lista appartenente al sesso più rappresentato, al fine di assicurare il rispetto della disposizione”.

Sergio Loggi

“Tuttavia all’esito della prescritta cancellazione della candidatura eccedente, la lista “L’altra Provincia Ascoli Piceno” risultava composta da un numero inferiore a quello minimo prescritto dalla Legge Del Rio. In particolare, per quanto riguarda le elezioni provinciali, ciascuna lista deve essere costituita da un numero di candidati non inferiore alla metà del numero dei consiglieri da eleggere e pertanto, per la Provincia di Ascoli, ciascuna lista non può contenere un numero inferiore a 5 candidati. Di conseguenza l’Ufficio ha dovuto procedere, come imposto in maniera cogente dalla legge, a ricusare la lista non corrispondente ai parametri di composizione richiesti”.

Elezioni Provincia: non rispettata la quota rosa, esclusa la lista di centrodestra

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