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Brugni, metà mandato ai servizi sociali
Tra Covid, umanità e futuro:
«L’esperienza più bella mai fatta»

ASCOLI - L'assessore traccia un primo bilancio della sua nuova avventura amministrativa: «La pandemia ha aggravato tante situazioni ma siamo sul pezzo e continuiamo ad intervenire per tutelare anziani, disabili, bambini e fasce deboli. In arrivo altri 200.000 euro per aiutare le famiglie. Un ristorante "etico" a Palazzo Saladini Pilastri»
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di Luca Capponi 

 

Essere d’aiuto. Ed esser grati di poterlo fare. «Da quando faccio politica si tratta sicuramente dell’esperienza più bella mai fatta, sono cresciuto tanto a livello personale ed è un grande onore essere a disposizione e stare vicino a chi vive tante difficoltà. L’empatia umana viene prima di tutto».

Massimiliano Brugni

Massimiliano Brugni si emoziona nel raccontare i suoi primi due anni e mezzo da assessore ai servizi sociali. Un periodo caratterizzato in maniera indelebile dalla pandemia, che hanno messo a soqquadro gran parte del nostro vivere. E su cui finisce inevitabilmente per concentrarsi gran parte del disquisire.

«Il bilancio finora è sicuramente positivo, perché tante sono state le attività svolte -spiega Brugni-. Con il Covid i servizi sociali sono da sempre in prima linea nel gestire tutte quante le emergenze. Grazie soprattutto all’apporto del grandissimo mondo del volontariato che abbiamo in città siamo riusciti a collaborare fattivamente a 36o gradi in tutte tematiche di riferimento relative a disabilità, anziani, bambini e persone fragili sotto vari profili».

Aiuti che in un mondo squassato dal virus puntano sì sul lato economico, ma non solo. «Con la pandemia le situazioni delicate che la città aveva in precedenza sono ovviamente peggiorate -ribadisce l’assessore-. Siamo intervenuti con diversi bandi per dare una mano alle famiglie in difficoltà e continueremo su questa scia. A riprova ecco il nuovo pacchetto da 200.000 euro che il Comune mette in campo per aiutare le famiglie nelle spese alimentari, nel pagamento delle bollette scadute e dei canoni di affitto. Ricordo che siamo stati i primi a livello nazionale a promuovere un bando per le spese primarie durante la pandemia. Fino ad oggi abbiamo tenuto botta per una situazione che ha creato problemi non solo a livello sociale ma anche disagi nei nuclei familiari, conflittualità, problematiche psicologiche, tanto che abbiamo attivato anche un numero per il “pronto soccorso psicologico”».

Col sindaco Marco Fioravanti

«Su indicazione del sindaco abbiamo dunque aumentato le forze in campo -precisa-. Sono state assunte a tempo determinato e indeterminato diverse assistenti sociali per essere vicini alle esigenze dei cittadini. Siamo sul pezzo, dietro c’è un grande lavoro svolto dagli stessi assistenti ma anche dal reparto amministrativo, oltre, ribadisco, al grande tessuto di associazioni che dà una bella mano. L’aver creato diversi tavoli come quello sul contrasto alla povertà è stato sicuramente motivo di aiuto non indifferente, così come quelli dedicati a disabilità, anziani, famiglie, spazi che ci danno tanta possibilità di interloquire».

«Tra i soggetti che hanno risentito di più della situazione ci sono senza dubbio bambini e ragazzi, a cui è mancata parte della possibilità di fare qualcosa che alla loro età è basilare, cioè socializzare -va avanti Brugni-. Vanno visti in quest’ottica gli aiuti concessi alle famiglie per favorire lo svolgimento delle attività estive dei propri figli attraverso i voucher. Stesso discorso per le persone affette da disabilità, per cui abbiamo allargato in maniera importante il ventaglio di servizi disponibili, ed agli anziani, che rappresentano la spina dorsale delle nostre famiglie, a cui spesso e volentieri ci si aggrappa a livello economico e logistico. In questo senso non potevamo lasciare soli i circoli della città e delle frazioni, altro punto di riferimento a livello di socialità di cui non potevamo permettere la chiusura».

«Di sicuro non finiremo qui, perché tante altre iniziative sono in cantiere, così come ulteriori interventi per le fasce deboli. Dobbiamo pensare non solo al momento attuale ma anche al futuro -conclude-. Penso alle nuove case popolari in arrivo, all’albergo etico per dare lavori ai ragazzi diversamente abili e al ristorante con le stesse finalità dentro Palazzo Saladini Pilastri. Ripeto, essere assessore ai servizi sociali mi ha cambiato in meglio e mi dà tante opportunità, grazie anche a tanti collaboratori e amici che mi hanno fatto crescere: c’è ancora tanto da fare ma non abbiamo certo intenzione di mollare».

 

 

 

 

 

 

 


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