di Salvatore Mastropietro
A tre giorni dalla vittoria di Reggio Calabria, che ha portato euforia ed entusiasmo in tutto l’ambiente Ascoli, c’è grande attesa per il prossimo match contro il Parma, in programma domenica 5 dicembre alle ore 14. La gara potrebbe essere quella della definitiva consacrazione della squadra di Sottil, attualmente quarta in classifica a pari merito con Benevento e Monza.
Tanti appelli ci sono stati negli ultimi giorni, da quelli del patron Pulcinelli a quelli degli “Ultras 1898”, per chiamare a raccolta tutto il popolo piceno sugli spalti del “Del Duca”. La prevendita ha subito un’accelerata oggi e la sensazione attuale è che si possa superare senza grosse difficoltà quota 5 mila. Lo si capirà meglio domani, considerando che per acquistare i biglietti c’è tempo fino al fischio d’inizio.
Sul campo la squadra è tornata a lavorare oggi al completo in vista della gara contro gli emiliani dopo le fatiche della trasferta infrasettimanale del “Granillo”. Nel pomeriggio di oggi mister Sottil ha impegnato i suoi in una seduta di giochi di posizione, circuito di reattività e tattica collettiva. Domani, sabato, è in programma l’allenamento di rifinitura alle ore 15, sempre presso il “Picchio Village”.
La seduta della vigilia sarà importante per sciogliere gli ultimi dubbi di formazione. Contro il Parma l’Ascoli potrà contare nuovamente su Dario Saric, rientrato dopo il turno di squalifica scontato contro la Reggina. Il centrocampista classe 1997 ha il posto quasi assicurato al fianco di Buchel, mentre c’è ancora un ballottaggio in corso per quanto riguarda la posizione da mezz’ala sinistra. Il posto se lo giocano Maistro e Caligara con Collocolo (in grande spolvero nell’ultima gara) più defilato. Il calciatore di proprietà della Lazio è attualmente in vantaggio, ma non è da escludere la scelta del secondo per contrastare i muscoli e l’intensità della squadra crociata.
Di fronte ci sarà un avversario ferito, reduce da due sconfitte e due pareggi nelle ultime quattro partite. Il Parma è la grande delusione di questo inizio di campionato e proprio per questo c’è grande voglia di rivalsa. Peppe Iachini, subentrato a Maresca da due giornate assieme al suo ormai inseparabile vice Carillo (anche lui ex Ascoli), non è riuscito a invertire il trend, pur notando segnali di ripresa da parte dei suoi. Proprio questo aspetto è stato evidenziato nella conferenza pre partita dal tecnico ascolano, che ha anche sottolineato il valore della squadra di Sottil: «Da quando sono qui ho iniziato a parlare una determinata lingua e la squadra ha risposto, sta mettendo il giusto spirito in allenamento e in partita. Queste partite ci servono per avere ulteriori risposte. L’Ascoli gioca insieme da quasi due anni, sarebbe stato più agevole affrontare avversari con meno conoscenze, noi siamo in una fase di costruzione. Il loro ambiente lo conosco bene, è un ambiente caldo, il Parma dovrà farsi trovare pronto».
Tra i grandi osservati della partita di domenica c’è senz’altro Gianluigi Buffon. L’ex Juventus, campione del mondo con l’Italia del 2006, sta dimostrando di saperci ancora fare con la maglia degli emiliani a 43 anni (quasi 44). L’ultima (ed unica) apparizione al “Del Duca” risale al 29 gennaio 2006: si giocava un Ascoli-Juventus e una tripletta di Trezeguet metteva fuori causa i bianconeri di Giampaolo e Silva in appena 18 minuti. Fu Ferrante a siglare il gol della bandiera, proprio a Buffon. Pochi mesi dopo ci fu lo scoppio di Calciopoli.
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