di Salvatore Mastropietro
All’indomani della sfida casalinga contro il Parma, terminata sul risultato di 0-0, l’Ascoli ha usufruito di un giorno di riposo per smaltire le fatiche fisiche e nervose derivanti dalla gara di ieri. Tutte le attenzioni, però, sono state monopolizzate dalla situazione Covid: dai tamponi effettuati in mattinata è stata riscontrata un’ulteriore positività all’interno del gruppo squadra, che si va ad aggiungere alle due rilevate sabato.
I bianconeri sono attualmente in “bolla”, come da protocollo, e continueranno ad essere monitorati nei prossimi giorni con continui test. La speranza è che la situazione non peggiori e non pregiudichi la normale preparazione del prossimo delicato match di campionato, in programma sabato alle ore 14 sul campo del Cittadella.
La partita del “Tombolato” metterà di fronte due compagini tra le più in forma del campionato. Entrambe hanno avuto un rendimento speculare nelle ultime sei partite: tre vittorie e tre pareggi. C’è un altro dato, inoltre, che balza all’occhio: dall’1 novembre in poi Ascoli e Cittadella sono, assieme alla capolista Pisa, le squadre ad aver subìto meno gol (4).
Il dato è particolarmente importante soprattutto per la squadra di Sottil, che nelle precedenti sei (corrispondenti soprattutto alle gare del mese di ottobre) ne aveva incassati ben 12, risultando la peggiore dell’intera Serie B dopo Vicenza e Pordenone.
I numeri confermano un qualcosa che negli ultimi impegni è stato sotto gli occhi di tutti, vale a dire l’affiatamento sempre maggiore acquisito dall’intero reparto difensivo. In primis c’è senz’altro quanto fatto vedere progressivamente dalla coppia Botteghin-Avlonitis.
Il centrale brasiliano classe 1987 ha recuperato la miglior forma fisica – elemento essenziale per un calciatore così strutturato – e ha fatto vedere di essere diventato ormai a tutti gli effetti un leader in campo e fuori. Le chiusure effettuate ieri contro il Parma, dove si trovava davanti clienti non proprio agevoli come Inglese e Tutino, sono state le ciliegine sulla torta di un percorso di crescita continuo e costante. Il greco ex Sturm Graz è, dal canto suo, meno appariscente, ma svolge un lavoro essenziale sia in marcatura sia nel posizionamento della linea. Già nella parte finale della scorsa stagione si era vista tutta la sua importanza e adesso, superati i problemi fisici del mese di ottobre, ne è arrivata la conferma definitiva.
Da sottolineare anche la crescita degli esterni bassi, specialmente quella di Salvi e D’Orazio. Dopo un inizio altalenante, i due hanno migliorato il proprio rendimento in entrambe le fasi. Resta ora da ritrovare Felicioli, ancora mai impiegato da Sottil nelle gare che hanno fatto seguito alla sosta di novembre.
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