La ricostruzione fa il punto. E al tempo stesso traccia lo stato di attuazione dei programmi del Fondo complementare e del PNRR per le aree terremotate del Centro Italia.
Come ha detto l’assessore regionale Guido Castelli: «Dobbiamo assolutamente fare squadra, perché i soldi a disposizione sono tantissimi. La possibilità di poterli usare tempestivamente dipende, invece, tutta dalle nostre capacità».
Dunque, l’importante giornata di Palazzo dei Capitani, dove sono intervenuti, in remoto ed in presenza, tanti amministratori, sindaci del cratere (a fare gli onori di casa quello di Ascoli Marco Fioravanti), tecnici degli Uffici Speciali per la Ricostruzione e rappresentanti della struttura commissariale. Carne al fuoco, molta.
«Occorre programmare bene le risorse attraverso un lavoro di coordinamento tra Regione e Comuni -spiega il commissario speciale Giovanni Legnini-. Ricostruzione, Fondo complementare e PNRR convergono verso l’obiettivo dello sviluppo. Tra le priorità ci sono la connessione digitale, lo sviluppo delle imprese e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio e delle infrastrutture pubbliche».
Il commissario ha anche ricordato che entro il 31 dicembre dovrà necessariamente esserci un quadro definitivo dei dei danni lievi in materia di ricostruzione privata, visto che all’appello ancora mancano oltre 20.000 abitazioni che non hanno presentato richiesta di contributo.
Diversi i temi fondamentali secondo il presidente della Regione Francesco Acquaroli.
«Quello della proroga del Superbonus 110% e del credito d’imposta, temi molto sentiti da privati e dal mondo delle imprese -spiega il governatore-. Chiedo al commissario, insieme a Regioni, Comuni e associazioni di categoria, di farsi portatore di questo appello nei confronti del Governo di questo affinché nelle prossime settimane si possa arrivare ad una soluzione per dare ulteriore spinta alla ricostruzione».
«Poi c’è il Cis: è fondamentale comprendere come riprendere quelle progettazioni rimaste non incluse nella prima fase del finanziamento -prosegue Acquaroli-. Credo che questa possa essere un’occasione per valorizzare tutti i progetti validi per i territori, che avevano visto anche i Comuni lavorare in maniera aggregata, e cercare di capire come poter dare risposte a chi aveva partecipato con entusiasmo. Altro elemento quello del soggetto attuatore: il ruolo delle Regioni deve essere importante soprattutto per quello che concerne la parte economica del Pnrr. Credo che la regia debba essere unica per evitare che ci possano essere accavallamenti e misure che non coprono tutti i settori».
«Il Pnrr è un’occasione fondamentale che deve dare risposte rispetto non solo alla rigenerazione urbana ma anche alla capacità economica del territorio intero, in questo senso la filiera istituzionale si sta stringendo in maniera seria e responsabile -ribadisce-. Struttura commissariale, Regione e Comuni possono fare squadra per cercare di dare risposte nel più breve tempo possibile. Finire nei meandri della burocrazia può rappresentare un ostacolo che vogliamo evitare».
«Abbiamo voluto fare il punto in una fase delicatissima in cui stiamo già sviluppando programmi significativi sul piano della ricostruzione privata e stiamo finalmente predisponendo l’attivazione della pubblica, con particolare riferimento alle scuole, attraverso un finanziamento pari a 150 milioni di euro -conclude Castelli-. Contemporaneamente la nostra attenzione deve anche essere riservata al Pnrr sisma con 1 miliardo e 780 milioni di euro per misure che riguardano la dotazione infrastrutturale pubblica dei Comuni del cratere e un finanziamento dirottato alle imprese che devono sostenere la ripresa dei territori».
Durante l’incontro una sessione è stata dedicata sullo Stato di attuazione del PNRR sisma con la partecipazione degli assessori regionali di Abruzzo, Umbria e Lazio e dei sub commissari Fulvio Maria Soccodato e Gianluca Loffredo.
Un’altra sessione, invece, si è incentrata sulla presentazione degli esiti della ricerca condotta nell’ambito della convenzione Istituto nazionale di urbanistica (Inu) e il punto sullo stato di attuazione dell’attività di pianificazione e programmazione urbanistica prevista dall’ordinanza 107 del 2020.
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