di Lino Manni
Anche se non presente fisicamente, oggi con la mente e il cuore ero allo stadio “Del Duca”, in tribuna stampa. In quella postazione occupata per tanti anni, per tanti campionati, a fianco del mio amico e maestro Bruno Ferretti. Ne abbiamo viste tante di partite insieme. Fiumi di parole e d’inchiostro per tanti commenti. Giusto e doveroso ricordarlo e farlo conoscere ai più giovani, a quelli che verranno, a coloro che aspirano a scrivere di calcio e dell’Ascoli. Tribuna stampa intitolata a un giornalista, un grande amico, un fratello nel giorno in cui ricorre il 27° anniversario della morte del presidentissimo Costantino Rozzi. A proposito del presidente, se oggi ci fosse stato, probabilmente avrebbe rinchiuso l’arbitro nello spogliatoio fino a tarda notte.
L’Ascoli ha perso meritatamente, ma il direttore di gara ci ha messo molto del suo. Dopo pochi minuti di gioco era Castagnetti della Cremonese che diceva all’arbitro “stai calmo”. Cose dell’altro mondo. La partita si sblocca con un gran gol, poi nel quarto d’ora finale per la Cremonese è stato fin troppo facile. In mezzo, il raddoppio con un imbarazzante Avlonitis che sbanda mentre l’avversario segna. La speranza la riaccende Eramo con un gol sull’unico cross riuscito, fatto però da Dionisi. Nella ripresa la “frittata” di Botteghin che rimedia il secondo giallo (esagerato) e lascia la squadra in dieci.
La partita finisce qui. Sottil dalla panchina non riesce a dare le giuste direttive e la squadra svanisce. Solo qualche calcione e tanto nervosismo. Oltre al danno (seconda sconfitta consecutiva) anche la beffa perché nel giorno di Santo Stefano c’è la trasferta di Terni e l’Ascoli dovrà fare a meno di diversi titolari.
Scordiamoci questa partita e buon Natale a tutti: bravi, somari, belli e brutti.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati