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“Lontano da casa”,
storie di immigrazioni
nell’ultima fatica di Remo Croci

SAN BENEDETTO - Il giornalista sambenedettese racconta quelle che ha vissuto in prima persona durante gli anni del suo lavoro come inviato di Mediaset. I traghettamenti di albanesi sulle coste pugliesi, il traffico d'armi. «I pescatori sambenedettesi pionieri dell’immigrazione: quando tutti sognavano l’Italia, loro andarono alla scoperta dell’Africa. Dobbiamo a loro se oggi San Benedetto da borgo marinaro è diventata città dell’accoglienza turistica»
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di Gunther Pariboni

 

Una parola, due accezioni diverse nel nuovo libro del giornalista sambenedettese Remo Croci dal titolo “Lontano da Casa”, presentato allo chalet Stella Marina di San Benedetto.

Storie di immigrazioni, che sembrano viaggiare su binari distinti quasi fossero uniche, fino a ricongiungersi. Storie di immigrazione che l’inviato Mediaset ha vissuto in prima persona durante gli anni del suo lavoro, quando ha raccontato i traghettamenti sulle coste pugliesi di albanesi, in maggioranza donne e bambini, che cercavano fortuna in Italia; oppure del traffico d’armi che ha visto in prima persona.

«Fare l’inviato vuol dire soprattutto vivere le storie e non solo raccontarle – sottolinea Croci – ma soprattutto vuol dire analizzare aspetti diversi di un fenomeno vasto e sconosciuto che, in un modo oppure un altro, coinvolge tutti indistintamente.

E poi ci sono le storie dei pescatori sanbenedettesi che speravano nella stessa fortuna in acque straniere fino all’Oceano, lontani da casa per diversi mesi in condizioni di lavoro dure e pericolose.

Conosceremo la vita di questi pescatori – aggiunge – dalla posta recapitata dopo diversi mesi oppure il Natale trascorso lontano da casa, magari vittime di soprusi da parte delle autorità tunisine se non fortunati nell’Oceano dopo una tempesta.

« I pescatori sambenedettesi sono stati pionieri dell’immigrazione al contrario quando tutti sognavano l’Italia loro andarono alla scoperta dell’Africa» prosegue Remo Croci che prende le parti di questi uomini e pionieri che non hanno avuto la giusta considerazione.

«Dobbiamo a loro se oggi la nostra San Benedetto è diventata da borgo marinaro a città dell’accoglienza turistica».

Con le parole di Papa Francesco, pronunciate il 20 gennaio 2020 a Roma «lungo la costa delle Marche, voi uscite con il buono e il cattivo tempo per prendere dal mare il necessario per vivere, con tanta passione, tanti sacrifici e anche qualche pericolo, e i vostri cari condividono le difficoltà e la precarietà che questo vostro genere di vita comporta» ragioneremo su come questi uomini sono stati l’aspetto di un’immigrazione al contrario.

Uomini che hanno rischiato per condizioni di vita migliori o per mantenere la famiglia, storie di donne violentate, storie di persone dal cuore d’oro che si sono prodigati ad aiutare chi aveva bisogno e l’immagine di chi, nell’immigrazione, ha ingrassato il portafogli.

Una lettura ed una riflessione leggera ma incisa nelle parole di Remo Croci, con l’introduzione del collega Guido Ruotolo. Storie di vita vera e di esperienze che invitano ad un vera ed attenta riflessione, fatta fuori dalle maglie della politica ma, piuttosto, della vita reale.

 


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