Ascoli: c’è bisogno di soluzioni
alternative per la fase offensiva,
il ds Valentini prende appunti

di Salvatore Mastropietro

Qualcuno ci ha provato a mettere in discussione mister Andrea Sottil dopo il pesante ko casalingo (1-4) arrivato nel match contro la Cremonese. A smentire tutto prontamente ci ha pensato il patron Massimo Pulcinelli, che ha ribadito la massima fiducia nel tecnico piemontese. Certo, il numero uno di Bricofer nei tre anni e mezzo di gestione ha spesso spinto a pensare che non occorre mai dare nulla per scontato, ma stavolta non sono sembrate le classiche parole di circostanza.

Andrea Sottil

Ciò che è certo è che le prossime due trasferte di Terni e Cosenza, in programma rispettivamente (Covid permettendo) 26 e 29 dicembre, saranno particolarmente importanti in questo senso per mettere fine ad una piccola crisi che adesso rischia di acuirsi.

Tornando sulla sfida contro la compagine di Fabio Pecchia e mettendo un attimo da parte le comprensibili polemiche sulle scelte arbitrali, a balzare all’occhio in Ascoli-Cremonese è stata soprattutto la differenza a livello tecnico tra le due squadre. Se da una parte c’era un undici in salute, abile nel fraseggio e nella creazione costante di potenziali pericoli, dall’altra ce n’era uno prevedibile e impreciso nelle giocate.

Sabiri e Dionisi

L’Ascoli ha dimostrato in questa prima parte di stagione di essere una squadra in grado di giocarsela con tutti, specialmente per quanto riguarda alcune tipologie di partite. In estate è stata assortita una rosa fatta da calciatori che fanno di gamba, agonismo e intensità le proprie caratteristiche principali. Il 4-3-1-2 di mister Sottil è ormai ben collaudato e ha trovato finora la propria massima espressione nelle partite giocate lontano dal “Del Duca”.

A volte, però, corsa e intensità non bastano, specie quando – e può accadere per i più svariati motivi – si comincia a perdere un po’ di smalto e brillantezza. Ed è proprio in quei momenti che c’è bisogno di soluzioni alternative, sia dal punto di vista tattico sia per quanto riguarda gli elementi da schierare. E sono due aspetti che in questo caso possono essere collegati.

Fabbrini

Bidaoui è in pratica l’unica alternativa che a gara in corso riesce a dare quel pizzico di brio alla manovra, specialmente sotto l’aspetto dell’uno contro uno, che nel calcio moderno è un fattore quasi imprescindibile. Assieme a lui ci sarebbe Fabbrini, la cui assenza ormai prolungata sta togliendo a mister Sottil un’alternativa da non sottovalutare sia per il gioco tra le linee (dove Sabiri è ormai spesso ingabbiato), sia per il gioco in ampiezza sulle fasce.

Il ds Marco Valentini

Dato che di soluzioni interne in questo senso non ce ne sono molte per il momento, viene naturale pensare che un aiuto possa arrivare dal calciomercato invernale. Il direttore sportivo Marco Valentini ha ripetuto più volte di non voler parlare di acquisti e cessioni prima del mese di gennaio, ma di certo le idee su come migliorare questo Ascoli non mancano. E quella di rendere la rosa di Sottil più variegata e attrezzata a livello di caratteristiche tecniche non sarebbe affatto sbagliata.

PICCHIO VILLAGE – Questa mattina, martedì 21 dicembre, i bianconeri hanno svolto al Picchio Village una seduta di allenamento incentrata su un circuito di forza e sulla tattica collettiva. Nel mirino c’è la sfida di Terni, che verrà disputata alle ore 18 del giorno di Santo Stefano. Per la trasferta del “Liberati” è partita oggi la prevendita dei biglietti per il settore ospiti, per il quale si prevede un gran numero di tifosi bianconeri.

Se le decisioni della Lega B nell’assemblea di giovedì confermeranno il programma delle ultime due giornate dell’anno solare, è probabile che l’Ascoli partirà in mattinata (nel giorno stesso della gara) per il capoluogo umbro e non alla vigilia (giornata di Natale).

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